SOMMA LOMBARDO – «Mi domando cosa scatti mai nella testa di chi frequenta questi luoghi (come tanti altri) e decida di lasciare un segno così inultile quanto dannoso. Qualcuno potrebbe dire ” è solo un sasso” … Ma per chi ne conosce la storia e ha rispetto delle cose che ci circondano é molto di più: è il Sass di Biss». Nel post di Andrea Zanardi (che ha postato anche le foto del danno causato), del Cai di Somma, c’è tutta l’amarezza per un gesto che trasmette un’ignoranza senza limiti.
Danno irreversibile
Qualcuno ha preso a “scalpellate”, forse utilizzando una pietra o un altro oggetto di fortuna, il Sass di Biss di Somma. Il Sass di Biss è un masso erratico catalogato nei monumenti naturali, collocato all’interno della Brughiera del Vigano. A pochi chilometri di distanza dalle necropoli di Golasecca, è possibile imbattersi in questo tesoro vecchio di milioni di anni. Tanto da meritare un posto di primo piano tra i siti d’interesse inseriti in un percorso di 24 chilometri alla scoperta dei tesori di Somma. Un progetto ideato proprio dal Cai di Somma. Il danno causato dall’azione del vandalo (o dei vandali) probabilmente persino inconsapevole del valore del reperto che stava sfregiando è purtroppo irreversibile.
Il Sass di Biss
Nascosto tra i pini silvestri e le felci di Coarezza il ‘Sass di Biss’ (il sasso della Serpe, nella lingua dialettale lombarda locale), masso erratico sul quale sono scolpite piccole incisioni rupestri di epoca preistorica, eletto a monumento naturale nell’ambito del Parco del Ticino. Si tratta di una insolita roccia verdastra, per lo più interrata, trasportata a valle da chissà quale glaciazione, che riporta incisioni rupestri risalenti all’Età del Ferro.
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