MILANO – «I Comuni devono sapere chi è già stato vaccinato e chi sta per vaccinarsi, se ci tengono al buio non possiamo essere utili». È l’appello lanciato dal presidente di Anci-Associazione nazionale Comuni italiani Lombardia, Mauro Guerra, e ripreso oggi, giovedì 1 aprile, da alcune Amministrazioni locali della regione. «La mancata consegna degli elenchi di vaccinati e vaccinandi – lamentano i sindaci lombardi – sta diventando un grande problema per tanti Comuni. Come si può dare un supporto se non si hanno le informazioni basilari?». Il supporto è quello offerto ad esempio alle categorie sociali più fragili, che non sono in grado di recarsi in autonomia nei luoghi dove viene somministrato il vaccino, che possono usufruire di un servizio di accompagnamento, ma anche la messa a disposizione di luoghi pubblici adatti per la campagna vaccinale e del personale necessario.
«Problemi di privacy? Paradossali»
«Se si vuole utilizzare interamente il supporto concreto dei sindaci nella campagna vaccinale – spiega Guerra – occorre che ad essi siano fornite immediatamente, senza se e senza ma, le liste dei cittadini che hanno aderito e aderiranno alla campagna vaccinale e di quelli che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino. I sindaci possono capillarmente sostenere l’intero sistema, programmando ogni giorno il supporto logistico locale, sempre ovviamente con l’assenso degli interessati e in collaborazione con le Ats e le Asst competenti».
La richiesta suona ancora più paradossale se si pensa, come osserva il presidente di Anci Lombardia, che «da un anno vengono invece forniti quotidianamente tutti i dati relativi ai cittadini positivi al Covid-19 e i loro contatti, affinché i Comuni possano esercitare i controlli per il rispetto della quarantena. È pertanto paradossale che, per presunti e per noi immotivati problemi di privacy, non vengano invece forniti dati relativi alle liste delle persone che hanno aderito alla vaccinazione e che sono già state vaccinate. Questa richiesta è costantemente posta dal nostro rappresentante nell’Unità di crisi regionale sulle vaccinazioni. Se tutti consideriamo il tempo un elemento prezioso nella battaglia contro il virus, l’ostacolo va rimosso ora».
Di qui l’appello dei sindaci: «Metteteci nelle condizioni di essere utili, fornendoci le informazioni necessarie».