Cassano, non passa la Tampon tax. Zaupa: «Richiesta assurda»

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CASSANO MAGANGO – La mozione sulla Tampon Tax non ha superato lo scoglio del consiglio comunale di Cassano Magnago ieri, 31 marzo. Presentata dai consiglieri di minoranza Gemma Tagliabue e Tommaso Police (Pd), insieme a Mimmo Mottura (In Movimento per Cassano), la proposta non è riuscita a mettere tutti d’accordo. Non completamente. Da una parte, il sospetto di alcuni errori nei dati del documento, riferiti alle aliquote Iva dei prodotti igienici e sanitari. Dall’altra, la questione politica. Come specificato dalla consigliera di maggioranza Luisa Savogin: «Il Pd è al governo da anni, dovreste chiedere ai vostri referenti come risolvere il problema». C’è anche chi non la considera una questione prioritaria, vista l’emergenza sanitaria. Tutte sfumature che hanno portato al ritiro della mozione per poter essere corretta – in condivisione – e (chissà) accolta da tutti i presenti alla prossima seduta. Intanto, la polemica non è mancata.

Dibattito rosa

A confronto, principalmente le quote rosa presenti in aula. «Siamo consapevoli che si tratti di un tema importante, ma crediamo che una semplice discussione in aula non sia abbastanza», ha messo in chiaro la consigliera di maggioranza Veronica Romano. «Intanto, dal lato pratico non si può fare molto. E poi ci sono alcuni errori nei dati». Da qui la proposta di rimandare la votazione. Ma non è solo una questione di numeri. Per Savogin è anche un fatto politico: «Parlate di verifiche dei prezzi e sconti sui prodotti, ma avete pensato a qualche soluzione? Il Pd è al governo da anni, dovreste chiedere ai vostri referenti come risolvere il problema». Così invece la leghista Elisa Vaser, fra i banchi dell’opposizione: «Il discorso dovrebbe ampliarsi e includere tutti i servizi igienici e sanitari, includendo i prodotti per i bimbi e per gli anziani. Inoltre, bisognerebbe detrarre l’Iva dalla spesa di questi beni necessari, come funziona per le medicine».
Dal fronte del Pd è stata Tagliabue a replicare: «Abbiamo approfondito la tematica perché si voleva fare qualcosa per le donne. Ed è importante come segnale, non come perdita economica per il Comune o per le famiglie». Anche se «non è vero che le tasse sui prodotti igienici femminile non incidano anche economicamente», ha precisato.

La questione politica

Spazio anche anche agli interventi degli uomini presenti in consiglio, spostando la discussione sulla politica. Come ha sottolineato Massimo Zaupa: «Non sembra un tema prioritario in questo momento. Ci sono mamme che non sanno come arrivare a fine mese a causa dell’assenza di lavoro o perché devono restare a casa a curare i figli in Dad. E voi pensate alla Tampon Tax? Mi sembra una richiesta assurda, sono altri i problemi». Su una linea differente il segretario cittadino del Pd, Tommaso Police. «Per una sera avrei voluto che tutti ci spogliassimo un po’ dai panni del partito che rappresentiamo e lavorare per il bene del territorio». E ha aggiunto: «Sono il primo a dire che ora ci sono altri problemi. Ma per una volta che discutiamo una mozione diversa dalle solite tematiche non è la fine del mondo».
Solo un piccolo appunto da parte del sindaco Nicola Poliseno: Non sono d’accordo con l’idea di accantonare il nostro colore politico, nemmeno per queste tematiche. Noi siamo rappresentanti comunali e quindi le decisioni che vengono prese in aule sono anche politiche».

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