Sull’orlo del burrone

INQUINAMENTO E ALTERAZIONI CLIMATICHE: IL 2035 SARA' IL PUNTO DI NON RITORNO

di Fabrizio Iseni

Il 2035 sarà un anno cruciale per l’umanità: se entro questa data (lontana da noi solo 14 anni) non sarà ripristinato l’equilibrio fra risorse della terra e consumi mondiali e se non verrà ridotta drasticamente l’emissione globale di sostanze inquinanti, andremo incontro a tempi oscuri.

La gravità della situazione filtra dalla decisione dell’Unione europea di bloccare a partire dal 2035 l’immatricolazione di tutte le autovetture a benzina e diesel il cui numero in circolazione continua, paradossalmente, ad aumentare. La Commissione Europea consentirà per quella data la vendita esclusivamente di veicoli elettrici o a emissioni zero e l’intero continente europeo dovrà adeguarsi: un processo ovviamente graduale ma che fissa un punto di non ritorno. L’obiettivo non è solo ridurre drasticamente l’inquinamento che sta avvelenando le nostre vite ma anche raggiungere quella che viene definita la neutralità climatica, cioè il punto di equilibrio tra le emissioni di gas serra e la capacità della Terra di assorbirle.

È evidente che le emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti stanno provocando gravi scompensi climatici anche in Europa: le disastrose alluvioni di metà luglio in Germania e in Belgio, con oltre 180 morti, i 50 gradi registrati all’inizio dell’estate nella costa occidentale degli Usa e del Canada, la temperatura africana che sta attanagliando in questi giorni il Sud Italia, i violenti nubifragi che hanno colpito le nostre province a ridosso delle Alpi, con grandine che ha crivellato autovetture e tetti delle abitazioni, sono tutti segni inequivocabili dell’urgenza e della necessità di intraprendere un percorso nuovo. Segnali allarmanti, quelli registrati quest’estate, senza contare l’innalzamento del livello dei mari e la perdita di biodiversità.

Insomma, siamo sull’orlo del burrone. Per raggiungere la neutralità climatica occorre dunque ridurre drasticamente le emissioni nocive per il pianeta, inclusi i combustibili per il riscaldamento e virare verso il sempre più massiccio ricorso alle energie rinnovabili: 2 gradi in più di temperatura media globale e avremo superato il punto di non ritorno.