VARESE – Covid: i macro numeri fanno paura, ma dal quadro tratteggiato dal tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza della provincia di Varese, emerge al momento una situazione, tutto sommato, ancora sotto controllo. Certo da non sottovalutare. E a far paura, come anche durante la prima ondata, è la situazione di Milano.
Si è riunito oggi, martedì 21 ottobre, a distanza e in streaming il Comitato sicurezza al quale, oltre al Prefetto di Varese Dario Caputo, al dg di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez e i rappresentanti delle forze dell’ordine, erano collegati il presidente della provincia di Varese Emanuele Antonelli e il sindaco di Varese Davide Galimberti. L’obiettivo dell’incontro era fare il punto della situazione a fronte di numeri che dicono che il Covid è tornato a correre e a fare paura.
Asintomatici e terapie intensive
Il 92% dei positivi sono asintomatici. E i posti di terapia intensiva negli ospedali di Varese e Busto si stanno progressivamente riempiendo, anche per pressioni dell’area milanese. In altre parole, in questo momento nei nosocomi del territorio vengono ricoverati anche pazienti provenienti da fuori provincia.
Anche sul fronte focolai le notizie sono cautamente positive, nel senso che al momento non vi sono situazioni preoccupanti, come non sono ravvisati particolari pericoli per i frontalieri. Altro argomento toccato è stato quello dei vaccini antinfluenzali, che come per altro già spiegato da Ats verranno in prima battuta somministrati alle categorie più a rischio, per poi arrivare a chiudere la campagna contro l’influenza tra fine novembre e i primi di dicembre.
Da parte del sindaco di Varese Davide Galimberti, il quale aveva anche auspicato un incontro di questo tipo, è poi arrivata la richiesta di riunirsi con una certa frequenza: «È stato opportuno fare questo tavolo di confronto – ha dichiarato il primo cittadino – Ho chiesto di mantenere operativo il tavolo anche nelle prossime settimane per tenere sempre aggiornato il quadro della situazione e la sua evoluzione».