Svuotava le casse aziendali, arrestato nipote di un boss della n’drangheta

ndrangheta guardia di finanza

MONZAÈ stato arrestato insieme a due complici dalla Guardia di Finanza di Monza, con accuse a vario titolo per frode fiscale, reati dichiarativi finalizzati all’evasione, indebita compensazione di crediti fittizi, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Si tratta del nipote di Cosimo Maiolo, 58 anni presunto boss della locale di Pioltello (Milano), condannato a Milano in primo grado a 12 anni e 8 mesi.

Le fiamme gialle, contestualmente all’esecuzione delle tre misure di custodia cautelare (una in carcere e due ai domiciliari), firmate dal Gip di Monza, hanno eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due milioni di euro.

L’inchiesta

L’inchiesta è partita da alcuni controlli su sette imprese operanti nei settori dell’edilizia, della logistica e delle pulizie, tutte di fatto gestite dal medesimo uomo, residente nel Milanese e presimibilmente affiliato alle locali malavitose lombarde, da cui sono emerse sistematiche violazioni, tra mancati pagamenti di contributi, annotazione di fatture false, e distrazioni di capitali aziendali verso conti correnti e carte di credito personali.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Monza, hanno accertato che le aziende coinvolte erano intestate a due prestanome brianzoli, ora ai domiciliari, e che venivano aperte e chiuse in  breve tempo, perché lasciate sprofondare nei debiti accumulati. Così i finanzieri sono risaliti al “dominus” del giro di denaro, già in carcere per altri reati, il quale ordinava ai complici prelievi giornalieri di denaro contante, tutti destinati ai contributi.

arresto nipote boss – MALPENSA24