Teleriscaldamento, perché i milioni del Pnrr sono una mela avvelenata

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LEGNANO – È stata pubblicata la graduatoria del bando per lo sviluppo dei sistemi di teleriscaldamento, che ha assegnato ad Amga fondi del Pnrr pari a euro 5.188.791 quale parziale contributo al collegamento del teleriscaldamento all’inceneritore di Borsano, che secondo previsioni ottimistiche comporterà una ulteriore spesa per Amga di circa 2 milioni di euro.

L’inceneritore, come è risaputo, è obsoleto e malfunzionante. Risale al 1970 e ne era già stata programmata la chiusura. Non può in alcun modo garantire un costante apporto dell’energia termica necessaria per il teleriscaldamento e pertanto Neutalia, la società che ha salvato dal fallimento Accam, precedente proprietaria dell’impianto, ha previsto una spesa di circa 100 milioni di euro per farlo funzionare in modo adeguato.

Amga è socia per un terzo di Neutalia e dovrà farsi carico di un terzo di questi costi. È stato redatto un piano industriale di Neutalia, che è inattendibile perché la società, che ne ha predisposto lo studio della struttura finanziaria, ha dichiarato di non aver verificato i dati forniti da Neutalia. È previsto che una parte dei capitali necessari derivi dagli utili dell’attività dell’inceneritore, anche se sino ad ora ha prodotto perdite tali da condurre Accam sull’orlo di un fallimento, che è stato evitato solamente perché sono intervenuti Amga, Agesp e Cap Holding, società interamente pubbliche, che hanno messo a disposizione capitali pubblici.

Stime fantasiose sugli utili

Comunque in questa valutazione fantasiosa e ottimistica, Neutalia dovrà reperire almeno 54 milioni di euro per adeguare l’inceneritore, di cui 30.500.000 euro dal sistema bancario e 23.500.000 euro dai soci. Viste le disastrose condizioni dell’inceneritore e la mancanza di patrimonio di Neutalia, le banche pretenderanno dai soci idonee garanzie. Ne consegue che Amga, oltre a spendere 2 milioni di euro per il collegamento all’inceneritore, dovrà prestare garanzia per più di 10 milioni di euro e dovrà finanziare Neutalia con altri 8 milioni di euro per conseguire un risultato controproducente e assurdo.

Infatti il teleriscaldamento di Amga dipenderà totalmente dalla gestione dell’inceneritore che appartiene ad una diversa società, cioè Neutalia. Amga, e con essa il Comune di Legnano, perderà così ogni facoltà di governo del teleriscaldamento, che di fatto passerà a Neutalia a cui Amga partecipa con una quota di minoranza.

Inoltre, come ha dichiarato l’assessore Garbarino, il valore attuale del teleriscaldamento di Amga è di soli 6 milioni di euro. È evidente che nessun imprenditore privato, sano di mente e privo di copertura politica e della possibilità di fronteggiare le perdite con fondi pubblici, affronterebbe una simile operazione.

La storia si ripete

Già in passato Amga, allora società florida, aveva ricevuto dalla Comunità europea un enorme finanziamento per realizzare la centrale termica e avviare l’avventura del teleriscaldamento. Sembrava “un regalo”, che però si è trasformato in un disastro accumulando enormi perdite a danno dei suoi soci e in particolare del Comune di Legnano, che ha così subito gravissime svalutazioni del suo patrimonio. Quel regalo si è rivelato avvelenato, come la mela di Biancaneve. La lezione però non è servita ed ora, a quanto sembra, la stessa storia si sta ripetendo.

Il sindaco e la maggioranza che detengono il potere a Legnano sino ad ora si sono rifiutati di prendere in considerazione le mie ripetute richieste di una due diligence, cioè di una verifica sulla convenienza dell’operazione e sulla sostenibilità per Amga, affidata a un terzo che dia garanzia di assoluta indipendenza. Alla notizia del finanziamento, il sindaco ha esultato dichiarando “finalmente si svolta pagina”, ma purtroppo a quanto risulta nella pagina successiva inizia un racconto dell’orrore.

L’assessore Garbarino, in consiglio comunale, si era mostrato più prudente e di fronte alle perplessità che avevo sollevato aveva dichiarato che dopo aver ottenuto la conferma del finanziamento del Pnrr, si sarebbe comunque valutata con attenzione la convenienza dell’operazione e si sarebbe deciso se proseguire.Ora è giunto il momento fatidico perché è l’ultima occasione per subordinare l’accettazione del finanziamento ad una verifica seria e imparziale dell’attendibilità delle previsioni dell’operazione, che legherà il teleriscaldamento all’inceneritore, della convenienza e della sostenibilità finanziaria per Amga. È anche il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità erariali, etiche e politiche di quanto verrà deciso.

Franco BrumanaMovimento dei Cittadini

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