Il Tour diverte (finalmente) e Van Aert concede il bis

Tour vince Van Aert

Quelle belle etape! E’ spettacolo nel vento. Emozioni e colpi di scena sin dal primo chilometro, corsa esplosa da subito, questo è il Tour che ci piace. E applaudiamo il secondo successo di Wout Van Aert che ha vinto a Lavour nel sud della Francia, dopo 168 km, con grande autorevolezza la volata, conquistando la seconda vittoria in questo Tour, la terza per la Jumbo Visma in sette frazioni.

La battaglia è cominciata dal km 0, alle 13.36, quando la Bora Hansgrohe ha cominciato a fare un ritmo forsennato in salita, trasformando un colle di 3a categoria in una sorta di Everest: subito saltati tutti i velocisti, poco dopo anche Sam Bennett si deve arrendere. E la Bora continua a tirare a tutta per una, due, tre ore, premiando uno straordinario Daniel Oss come miglior combattivo di giornata.

Al km 90, dopo il secondo Gpm di giornata, allunga Thomas De Gendt, ma il suo vantaggio non supera mai i 40 secondi e la Bora non perde mai il controllo della corsa. Corsa che poi esplode definitivamente dopo Castres quando la Ineos si lancia in un bellissimo ventaglio che taglia fuori Tadej Pogacar, Mikel Landa, Bauke Mollema e Richie Porte oltreche altri uomini veloci come Sonny Colbrelli e Matteo Trentin. In ritardo anche Richard Carapaz (fermato da una foratura) che ha tentato vanamente di inseguire il gruppo dei migliori, aiutato da Jonathan Castroviejo. Mentre in testa al gruppo nel finale hanno lavorato soprattutto Astana e Groupama FDJ.

In volata ti aspetti Peter Sagan, che è bravo a prendere la ruota di Wout Van Aert e vorrebbe coronare il grande lavoro dei suoi compagni, ma lo slovacco si perde mentre Van Aert va, rimonta Boasson Hagen e vince a braccia alte, con il norvegese secondo e Coquard terzo.

Dietro, il gruppo di Pogacar, Mollema, Landa, Carapaz e Porte paga un ritardo di 1’21”, disitacco pesantissimo per una frazione senza difficoltà altimetriche di rilievo.

Dopo la settima tappa la maglia gialla rimane nelle mani del britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott) con 3” di vantaggio sullo sloveno Primoz Roglic e 9” sul francese Guillaume Martin,  invece la maglia verde passa dall’irlandese Sam Bennet (129 punti) della Deceuninck Quick-Step a Peter Sagan della Bora-Hansgrohe, (134 punti). Cambia anche la maglia bianca che passa dalle spalle di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a quelle di Egan Bernal (Ineos Grenadiers).

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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