Tovaglieri (Lega), 8 marzo con la vittima di revenge porn: «Più rigore coi colossi del web»

Isabella Tovaglieri e Diana Di Meo

STRASBURGO – L’8 marzo per sensibilizzare sulla violenza di genere in rete: l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri porta a Strasburgo Diana Di Meo, la giovane studentessa e arbitro di Pescara vittima di un caso di “revenge porn”. «Serve più rigore nei confronti dei colossi del web» l’appello di Tovaglieri all’Unione Europea.

La denuncia

«Oggi è possibile bloccare un gruppo che scambia contenuti pornografici non consensuali, mentre è quasi impossibile individuare i colpevoli di questo reato poiché i canali garantiscono l’anonimato ai loro utenti» la denuncia di Isabella Tovaglieri, membro della commissione Femm, che aveva al suo fianco all’Europarlamento Diana Di Meo, vittima di un recente e clamoroso episodio di “revenge porn”, dopo che ha scoperto alcuni suoi video privati pubblicati online a sua insaputa.

La testimonianza

«Chi subisce questo ignobile reato deve denunciare senza timore – la testimonianza di Diana Di Meo – consapevole di non aver fatto nulla di male perché la colpa non è della vittima ma di chi posta i video e di chi li ricondivide. I social possono essere molto lesivi e pericolosi: anche io, come molte ragazze, ho pensato a un gesto estremo, ma poi ho trovato il coraggio di denunciare. Sono qui oggi per sensibilizzare le donne e per dire loro che si può rialzare la testa perché lo Stato c’è e non mi ha mai fatto sentire sola».

C’è molta strada da fare

Ma non basta, sostiene Tovaglieri: «I reati telematici sono un fenomeno sovranazionale, per combatterli con efficacia l’Europa deve essere più rigorosa nei riguardi dei colossi digitali – l’appello dell’esponente leghista da Strasburgo – il provvedimento sulle responsabilità delle piattaforme web, il Digital Services Act, è un primo passo, ma molta strada resta ancora da fare. Occorre inoltre lavorare per un cambiamento culturale della società poiché la rete è una risorsa straordinaria, a condizione che venga utilizzata in modo consapevole, e proprio per questo la Lega promuove e sostiene l’introduzione dell’educazione digitale nelle scuole».

Gli interventi

All’incontro, intitolato “Storie di chi ha rialzato la testa”, sono intervenuti anche il capogruppo ID Marco Zanni, le deputate della Lega Laura Ravetto e Federica Zanella e l’advisor del gruppo ID in commissione Femm Carlo Gaudieri. «È importante rendere la legislazione sempre più efficace a tutela delle vittime ma è altrettanto importante far conoscere alle donne gli strumenti normativi per difendersi» ha affermato Zanella, ricordando come il Codice Rosso promosso dalla Lega abbia introdotto per la prima volta i reati specifici di sexting e revenge porn.

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