Un centro culturale da 5 milioni per Tradate. Frera 2026: parte il cantiere

TRADATE – «Lunedì (19 febbraio ndr) inizieranno i lavori». Lo dice, l’onorevole Stefano Candiani (Lega) a testimonianza di un fatto: «Questo è un progetto concreto. Non un’opera di cui si parlerà per anni senza arrivare al dunque. Lunedì parte il cantiere».

Lunedì parte il cantiere

E Frera 2026 è un intervento che intende rivoluzionare il concetto di biblioteca civica a Tradate. «Un progetto che sarà realizzato con 5milioni di euro ottenuti dal Pnrr partecipando al bando rigenerazione urbana – ha aggiunto il sindaco di Tradate Giuseppe Bascialla – E per questo ringraziamo l’onorevole Candiani». Per “immaginare” l’intervento si è partiti dall’attualità della biblioteca tradatese: non più mero luogo di prestito libri, ma già spazio molto frequentato dai cittadini, in particolare da studenti, dove leggere, studiare ed incontrarsi. Una biblioteca che per Tradate già costituisce un’attrattiva: il 60% dei frequentatori risiede in città, il restante 40% utilizza la struttura arrivando dai paesi limitrofi.

Struttura al passo con i tempi

«Il senso è quello di seguire le indicazioni della contemporaneità: una struttura che non cambia insieme alle esigenze dei cittadini è una struttura che non serve – dice Candiani – Per questo saranno create aule studio ad hoc, aule dove magari i laureandi potranno concentrarsi a ripetere la tesi di laurea prima della discussione. Ci sarà un bar, un punto ristoro, e verrà ampliato anche il Museo Frera che non si limiterà più soltanto ad ospitare le moto recuperate. Con questa visione saremo all’avanguardia sino ad almeno il 2040». Più spazio anche per i tre Moto Club di cui oggi la struttura ospita ala sede.

Il museo del futuro

«Vogliamo creare un luogo di incontro e di confronto a disposizione dei cittadini – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici di Tradate Alessandro Morbi – Un posto dove studiare gomito a gomito e non solo essere amici attraverso un telefono. Uno spazio di socialità vera. Sul fronte Museo, ad esempio, miriamo ad implementare il numero dei visitatori e a far conoscere anche ai più giovani questa nostra eccellenza. Ad esempio non lasciando tutte le moto semplicemente esposte ma far girare i modelli a turnazione collegando quelli più adatta ad eventi creati su misura». L’idea è quella di un vero e proprio centro culturale a disposizione dei tradatesi e non solo.

Faremo fatica volentieri

Prima di realizzare il gioiello, però, sarà necessario affrontare qualche disagio. Della forte attrattiva che la biblioteca di Tradate già esercita spiega la responsabile Sara Bianchi: «Il numero degli utenti attivi è cresciuto tantissimo, così come il numero dei prestiti – ha detto Bianchi – Dalla fine della pandemia abbiamo ospitato tantissimi eventi con grandi autori. Durante i lavori, ad esempio, questi eventi dovranno quanto meno essere delocalizzati. Ci saranno dei periodi di chiusura della biblioteca. Ma questo è un grande progetto, faremo fatica, ma il risultato ne vale la pena».

Limitare i disagi

E i disagi inizieranno da lunedì con l’inizio dei lavori. Quando, cioè, il posteggio della Frera sarà chiuso perché andrà ad ospitare l’area di cantiere. «Il cronoprogramma degli interventi (si procede a settori) è stato pensato affinché i disagi siano il più limitati possibile e la biblioteca debba restare chiusa per il minor periodo possibile di tempo», hanno aggiunto Candiani e Bascialla. I lavori dovrebbero terminare entro il marzo 2026, così come da bando.

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