Tre crono, tanta montagna e la tappa di Cassano Magnago: ecco il Giro d’Italia 2023

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MILANO – Ecco il nuovo Giro. Nella splendida cornice del Teatro Lirico Giorgio Gaber a Milano è stato presentato il percorso del 106° Giro d’Italia che si disputerà dal 6 al 28 maggio 2023. Alla presenza del vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Jay Hindley, dell’ultimo vincitore della Maglia Ciclamino, Arnaud Demare, e del vincitore della Maglia Azzurra degli scalatori, Koen Bouwman, ma soprattutto di due grandi come Vincenzo Nibali e Alberto Contador, la corsa rosa ha visto la luce.

PARTENZA. Per la seconda volta nella sua storia il Giro d’Italia partirà dalla Regione Abruzzo dopo quella del 2001: una grande partenza già annunciata che propone la prima frazione a cronometro, quella di sabato 6 maggio, quasi interamente sulla Ciclovia dei Trabocchi che ripercorre la ferrovia adriatica dismessa. La prima parte è interamente pianeggiante con vista sui trabocchi e sul mare fino al porto di Ortona dove la strada sale per poco più di 1 km fino all’arrivo in centro città.

Domenica 7, tappa adatta ai velocisti, con partenza da Teramo e un percorso ondulato nella prima parte. Si segue poi la costa con alcune escursioni all’interno per scalare Silvi Paese, Chieti e Ripa Teatina, poi ancora costa fino alla volata sul lungomare di San Salvo Marina.

LA PRIMA SETTIMANA. Dall’Abruzzo il Giro punta verso Sud: la terza tappa parte da Vasto e arriva a Melfi e si presenta nettamente divisa in due parti. La prima, fino all’ingresso in Basilicata, è completamente pianeggiante, poi si attraversa il massiccio del Monte Vulture toccando i Laghi di Monticchio prima di scendere su Rionero e Rapolla in vista della risalita finale a Melfi. A seguire, la prima tappa appenninica con 3500 m per andare da Venosa a Lago Laceno, dove ci sarà il primo arrivo in salita del Giro.

Mercoledì 10 e martedì 11 spazio alle ruote veloci del gruppo con la Atripalda – Salerno e la Napoli – Napoli dove comunque gli sprinter puri dovranno conquistarsi la volata visto il percorso non interamente pianeggiante.

Secondo arrivo in salita del Giro e primo sopra i 2000 metri quello a Campo Imperatore sul Gran Sasso d’Italia (2135 m) con partenza da Capua. Dopo un lungo avvicinamento si scala la salita classica di Roccaraso e il Piano delle Cinque Miglia poi lunghissima discesa fino ai piedi del Gran Sasso. L’ascesa a Campo Imperatore è una salita interminabile di quasi 45 km spezzata da un falsopiano.

Sabato 13 maggio, da Terni a Fossombrone, una tappa mossa con i muri delle Marche a decidere il finale. I 60 km finali racchiudono praticamente tutto il dislivello (2.500 metri): si scalano le ascese dei Cappuccini (3 km circa con pendenze fino al 19%), il Monte delle Cesane (7 km circa con pendenze fino al 18%) e, dopo lo strappo di Montefelcino, nuovamente la salita dei Cappuccini la cui cima, a 5 km dall’arrivo, è il trampolino ideale per chi volesse vincere la tappa.

Infine, per chiudere la prima settimana, una cronometro completamente piatta, per specialisti, che da Savignano al Rubicone porta a Cesena (Technogym Village) dopo 33,6 km.

LA SECONDA SETTIMANA. Dopo il primo giorno di riposo, martedì 16 e mercoledì 17, il gruppo affronterà due tappe adatte alle ruote veloci del gruppo: la Scandiano – Viareggio e la Camaiore – Tortona. Si cambia registro giovedì 18 maggio con la Bra – Rivoli: dopo la prima parte collinare si attraversa per circa 60 km la Pianura Padana passando sulla linea di arrivo prima di affrontare l’impegnativa salita del Colle Braida transitando accanto alla Sacra di San Michele. Ultimi 20 km ondulati fino a raggiungere Rivoli.

Il giorno seguente tappone alpino da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera per quello che sarà l’unico sconfinamento di questo Giro. Si scalano il Colle del Gran San Bernardo (2469 m – Cima Coppi) lungo ben 34 km pur senza pendenze eccessive. Si supera quindi la Croix de Coeur (15 km x 1350 m dislivello) anche questa sopra quota 2000. Dopo una discesa di oltre 22 km e un breve piano, si affronta la salita finale a Crans Montana da un versante inedito rispetto agli approcci consueti alla località turistica.

Altra frazione adatta ai velocisti quella che partirà da Sierre a Cassano Magnago, prima della tappa “di montagna in città”, la Seregno – Bergamo di domenica 21 maggio. Sebbene intervallate da tratti abbastanza semplici, le salite da affrontare possono costituire terreno per ogni tipo di attacco. Dopo pochi chilometri si scala la Valcava, con le sue pendenze arcigne, poi il primo passaggio in città (non sull’arrivo) per scalare i tornanti del Selvino. Discesa su Bracca e Sedrina per rientrare in Bergamo e passare sul traguardo (strappo della Boccola). Si affronta quindi la Roncola dal versante di Barlino per ridiscendere su Bergamo fino all’arrivo in città.

LA TERZA SETTIMANA. Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, si riparte affrontando il secondo tappone del Giro. La Sabbio Chiese – Monte Bondone si svolge tutta a quote relativamente basse, ma accumula oltre 5000 m di dislivello suddivisi tra salite molto dure e altre pedalabili. Prima parte lungo la costiera occidentale del Garda per raggiungere il Trentino a Riva del Garda. Si scala quindi il Passo di Santa Barbara (media attorno al 10%) e in rapida successione il Passo di Bordala. Discesa veloce su Rovereto da dove si entra nella Vallarsa per poi svoltare verso l’altopiano di Folgaria passando da Serrada. Discesa impegnativa fino alla valle dell’Adige a Calliano e, dopo l’unico breve tratto pianeggiante di circa 10 km, si scala il Monte Bondone dal versante di Aldeno con i suoi cambi di pendenza con punte fino al 15%. Una tappa molto dura, più di quanto si possa pensare.

Si rifiata mercoledì 24 maggio con una tappa completamente pianeggiante da Pergine Valsugana a Caorle prima di una tre giorni in crescendo.

La 18a frazione porterà la corsa da Oderzo alla Val di Zoldo con 3.700 m di dislivello: è una tappa di montagna breve ma intensa. Dopo pochi chilometri dalla partenza si scala il Cansiglio dal versante classico di Vittorio Veneto (Passo la Crosetta) per entrare nel territorio dell’Alpago e percorrerlo fino a raggiungere la valle del Piave. Dopo Longarone si tocca Pieve di Cadore per scalare senza tratti di riposo la Forcella Cibiana e, inedito 2023, dopo Forno la salita di Coi con i suoi quasi 4 km oltre il 10% e le punte al 19%. Da lì mancheranno 5 km all’arrivo divisi equamente tra discesa e risalita pedalabile.

Ed eccoci al tappone dolomitico, quello di venerdì 29 maggio, da Longarone (nel 2023 si commemoreranno i 60 anni dalla tragedia del Vajont) alle Tre Cime di Lavaredo (182 km e 5.400 metri di dislivello). Dopo l’avvicinamento attraverso l’Agordino si affrontano oltre 100 km che racchiudono praticamente l’intero dislivello della tappa senza alcun tratto di riposo tra una salita e l’altra. Giunti ad Arabba si scalano il Passo di Campolongo seguito dal Passo Valparola che immette nella “Scala Santa” delle salite dolomitiche costituita da Passo Giau (versante Selva di Cadore 10% medio circa), Passo Tre Croci e Tre Cime di Lavaredo con le sue pendenze fino al 18%.

Sabato si torna ad affrontare una cronometro individuale estremamente impegnativa, quella da Tarvisio al Monte Lussari (1050 mt di dislivello). I primi 10 km circa si svolgono in piano o leggera discesa prevalentemente lungo la Ciclovia Alpe Adria e permettono di sviluppare grandi velocità. Giunti al Torrente Saisera iniziano circa 8 km pavimentati in cemento che portano al Santuario. Il tratto di salita vera e propria in 7.5 km propone pendenze attorno al 12% medio con i primi 4.8 km al 15% (paragonabile al tratto centrale dello Zoncolan). Parte finale ondulata con un breve strappo (fino al 22%) in entrata al paese seguito da una breve discesa e una risalita fino all’arrivo.

Poi tutti in aereo per volare a Roma e affrontare l’ultima tappa sullo spettacolare circuito dei Fori Imperiali.

LE TAPPE

sabato 6 maggio – 1a tappa – FOSSACESIA MARINA – ORTONA – COSTA DEI TRABOCCHI (crono) km 18,4 – dislivello 100 m – **
domenica 7 maggio – 2a tappa – TERAMO – SAN SALVO – km 204 – dislivello 1.400 m – *
lunedì 8 maggio – 3a tappa – VASTO – MELFI – km 210 – dislivello 1.400 m – ***
martedì 9 maggio – 4a tappa – VENOSA – LAGO LACENO – km 184 – dislivello 3.500 m – ***
mercoledì 10 maggio – 5a tappa – ATRIPALDA – SALERNO – km 172 – dislivello 2.400 m – **
giovedì 11 maggio – 6a tappa – NAPOLI – NAPOLI – km 156 – dislivello 2.800 m – **
venerdì 12 maggio – 7a tappa – CAPUA – GRAN SASSO d’ITALIA (Campo Imperatore) – km 218 – dislivello 4.000 m – ****
sabato 13 maggio – 8a tappa – TERNI – FOSSOMBRONE – km 207 – dislivello 2.500 m – ***
domenica 14 maggio – 9a tappa – SAVIGLIANO SUL RUBICONE – CESENA (Crono) – km 33,6 – dislivello 50 m – ****
martedì 16 maggio – 10a tappa – SCANDIANO – VIAREGGIO – km 190 – dislivello 2.400 m – **
mercoledì 17 maggio – 11a tappa – CAMAIORE – TORTONA – km 28 – dislivello 2.100 m – **
giovedì 18 maggio – 12a tappa – BRA – RIVOLI – km179 – dislivello 2.300 m – ***
venerdì 19 maggio – 13a tappa – BORGOFRANCO D’IVREA – CRANS MONTANA – km 208 – dislivello 5.100 m – *****
sabato 20 maggio – 14a tappa – SIERRE – CASSANO MAGNAGO – km 194 – dislivello 1.600 m – **
domenica 21 maggio – 15a tappa – SEREGNO-BERGAMO – km 181 – dislivello 3.600 m – ****
martedì 23 maggio – 16a tappa – SABBIO CHIESE – MONTE BONDONE – km 198 – dislivello 5.200 m – *****
mercoledì 24 maggio – 17a tappa – PERGINE VALSUGANA – CAORLE – km 192 – dislivello 300 m – *
giovedì 25 maggio – 18a tappa- ODERZO – VAL DI ZOLDO – km 160 – dislivello 3.700 m – ****
venerdì 26 maggio – 19a tappa – LONGARONE – TE CIME DI LAVAREDO – km 182 – dislivello 4.400 m – *****
sabato 27 maggio – 20a tappa – TARVISIO – MONTE LUSSARI (crono) – km 18,6 – dislivello 1.050 m – *****
domenica 28 maggio – 21a tappa – ROMA

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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