Un po’ di tutto in consiglio a Busto. «Giù le mani dalle quattro farmacie Agesp»

BUSTO ARSIZIO – Una seduta di consiglio comunale “omnibus” per esaurire le mozioni e le interrogazioni che, in molti casi, giacevano da mesi nell’ordine del giorno. In poco più di quattro ore ieri sera, 5 luglio, una raffica di discussioni sui temi più disparati, con la maggioranza di centrodestra che spesso vota in ordine sparso, ma alla fine l’obiettivo viene centrato dal presidente dell’assise civica Valerio Mariani, che preannuncia per la seduta del 21 luglio, che potrebbe essere l’ultima prima delle elezioni amministrative di ottobre, il ritorno sui banchi “in presenza” dopo la lunga parentesi delle assemblee da remoto sulla piattaforma GoToMeeting.

Il photored di Sant’Anna

In alcuni casi la discussione in consiglio torna su temi già ampiamente sviscerati sui media, come per il controverso photored di Sant’Anna: la mozione del PD per dare visibilità al problema del rischio di multa per chi supera la linea d’arresto al semaforo si trasforma in una «raccomandazione» alla giunta, come spiega la capogruppo Valentina Verga, a trovare una soluzione definitiva al posto dei «vistosi» cartelli provvisori posizionati a lato degli stop di via per Cassano.

«Quattro farmacie aperte e operative»

O come la questione delle farmacie Agesp a rischio chiusura per dare corpo all’ipotesi di una nuova farmacia H24 all’ex Mizar. Il consiglio approva la mozione emendata in accordo tra PD e Idee in Comune che offre delle «linee guida ad Agesp», come sintetizza Donatella Fraschini (Idee), chiedendo di mantenere le «quattro farmacie aperte e operative», valutando di prevederne «eventualmente altre se ci fossero delle esigenze» nei quartieri più scoperti, nell’ambito di una «riorganizzazione dei servizi» attuata «ottemperando sia alla funzione sociale che alla sostenibilità finanziaria». Claudia Cerini (M5S) chiede anche di «valutare l’ampliamento» di alcune farmacie per ampliarne i servizi. Al voto si registra ampia convergenza trasversale sul compromesso raggiunto, con la Lega che, curiosamente, prima vota contro all’emendamento (solo Matteo Guarneri e Laura Rondina, visto che Paola Reguzzoni non partecipa al voto e gli altri risultano assenti) poi a favore della mozione emendata.

Lo sport unisce

La Lega riesce invece a far convergere una maggioranza trasversale sulla mozione per l’aumento dei contributi alle società sportive, già oggetto di polemiche. «In commissione solo la Lega si è dichiarata favorevole, spero che questa sera vada diversamente» il monito di Paola Reguzzoni, che in effetti ottiene ampia adesione, «in parte anche inaspettata», come ammette lo stesso neo-commissario del Carroccio. Con Idee in Comune che trasforma il raddoppio richiesto dei contributi in «un adeguato aumento», mentre anche l’assessore allo sport Laura Rogora si allinea all’appello. «Vorremmo capire i criteri per aumentare questi contributi e quali società potranno beneficiarne» si smarca Gianluca Castiglioni, con Busto al Centro che si astiene (con Diego Cornacchia e Salvatore Vita del gruppo misto), mentre PD e M5S votano sì ai contributi insieme alla maggioranza.

Le altre votazioni

La Lega riesce a far passare con il sostegno di Cornacchia e Busto Grande la mozione per il potenziamento della sicurezza all’anagrafe di via Fratelli d’Italia, su cui invece si astengono il sindaco, FI, Idee in Comune e l’opposizione. «Mi lascia perplesso e stranito che queste mozioni arrivino dalla maggioranza, che ha tutte le carte per dare risposte» sottolinea Gianluca Castiglioni (BaC). «Ho votato due volte come i 5 Stelle, sono traumatizzato» ironizza invece il sindaco Antonelli.

Sì della maggioranza, Pd e BaC sulla mozione PD per chiedere il completamento del “sottopasso fantasma” di via Morelli, a fianco della stazione di Castellanza, attraverso la rinuncia all’«invasivo» Raccordo Y, che diventerebbe «superfluo» con la Gallarate-T2 già in fase avanzata. Ma per il M5S è «molto più invasiva» quest’ultima opera: così Cerini & C., insieme a Vita, non partecipano al voto.

Tutti d’accordo sulla mozione dei leghisti Paola Reguzzoni e Alessandro Albani, per «assegnare un ulteriore riconoscimento civile» a don Isidoro Meschi nel trentesimo anniversario della sua tragica uccisione, con il sindaco Emanuele Antonelli che avanza l’ipotesi di intitolargli un premio per l’inclusione sociale, magari proiettato anche fuori dai confini di Busto.

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