“Varese aperta”: due spettacoli di teatro concerto sul palco dei Giardini Estensi

Varese Teatro Blu

VARESEDue spettacoli multidisciplinari sulla multiculturalità si terranno nelle prossime settimane ai Giardini Estensi di Varese. A proporli è Teatro Blu, nell’ambito del progetto “Varese Aperta”. Le rappresentazioni sono state realizzate in collaborazione con due maestri del teatro internazionale: Cesar Brie e Moni Ovadia. In scena “Almas” il 30 agosto e “Shabbes Goy” il 6 settembre.

Il progetto

“Varese Aperta” è il nome del progetto creato da Teatro Blu, e sostenuto grazie al Bando cultura indetto dal Comune di Varese. Si tratta di due proposte di teatro concerto sui temi della diversità, tolleranza, integrazione e multiculturalità. Due spettacoli che Teatro Blu ha creato con la straordinaria collaborazione di due grandi maestri del mondo dello spettacolo dal vivo di fama internazionale: Cesar Brie e Moni Ovadia. La rassegna si inserisce in un momento storico particolare come quello attuale. «Sulle prime pagine di tutti i giornali – osserva Silvia Priori, direttrice artistica di Teatro Blu – scorrono immagini terrificanti di un luogo della terra, oggi l’Afghanistan, massacrato e violato, in cui i principi umani sono in ogni istante calpestati e negati. Oggi più che mai sentiamo il bisogno di rimettere in luce i valori fondamentali che assicurino la libertà e giustizia per l’intera umanità».

In scena ai Giardini

Gli spettacoli, “Almas”, in scena il 30 agosto alle 21 e “Shabbes Goy” il 6 settembre allo stesso orario, si terranno presso la tensostruttura dei Giardini Estensi a Varese. Sul palco ci saranno gli attori Silvia Priori e Roberto Gerbolès, accompagnati dalla voce di Francesca Galante e da musicisti di alta qualità con gli arrangiamenti di Ciro Radice. Due proposte che costituiscono una miscela di teatro, canto, danza e musica dal vivo, per un progetto multidisciplinare su tematiche di grande attualità. L’ingresso è di 12 euro (gratuito fino ai 20 anni). Prenotazioni su eventbrite.

Varese Teatro Blu

Si parte con “Almas”

“Almas” è uno spettacolo che parla di giustizia, libertà e amore. È la storia di una ribellione, è la storia di uomini che combattono contro la schiavitù, il pregiudizio e l’ingiustizia alla ricerca di un luogo di libertà. Lo spettacolo affronta un tema universale che abbraccia l’essere umano nella sua ricerca verso un rifugio interiore in cui potersi librare verso nuovi orizzonti, come alternativa ai ritmi incalzanti di una società moderna sempre più strutturata da imposizioni e da regole ferree. Ripercorrendo la storia di personaggi realmente esistiti e che hanno lasciato una traccia indelebile, lo spettacolo si inoltra in un tempo lontano in cui gli schiavi africani fuggivano dalle piantagioni di cacao brasiliane per trovare rifugio in luoghi remoti chiamati “quilombos”, difficilmente accessibili, nascosti nella profonda Amazzonia, per trovare nuova linfa vitale. La storia è un pretesto per raccontare la lotta che ognuno affronta quotidianamente alla ricerca del senso profondo di libertà. Il racconto di fatti realmente accaduti è accompagnato da brani musicali che sono il risultato della contaminazione culturale tra gli schiavi africani, i loro discendenti e la popolazione locale composta da indios e da conquistadores europei.

“Shabbes Goy”: contro il pregiudizio

“Shabbes Goy” è uno spettacolo contro il pregiudizio e le paure, che parla di tolleranza e d’amore. Gli attori sono accompagnati dal virtuosismo dei solisti dell’Orient Express Ensemble e dalle sonorità malinconiche e appassionate dell’Est europeo. Si parla di una famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili, sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può, ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli di una cittadina industriale del nord dell’Inghilterra. La Prima guerra mondiale incombe, e con essa eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia. Quando Lily, la sorella maggiore, vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato.