Varese, la banda Vasi ancora a processo: per il capo chiesti 8 anni e 10 mesi

VARESE – Rapine e estorsioni tra Italia e Svizzera: la “banda Vasi” ancora a processo. E oggi, martedì 21 febbraio, il pubblico ministero ha chiesto condanne comprese tra un massimo di 8 anni e 10 mesi. La richiesta più alta è stata per Delfio Vasi, militante del mondo ultras varesino, oggi libero dopo aver scontato precedenti condanne. A lui è stato anche dedicato uno striscione al palazzetto con scritto: “Delfio Libero”. E ora al centro del processo che si sta celebrando in Tribunale a Varese ci sono una serie di rapine ed estorsioni messe a segno oltre confine.

Delfio libero… chiesti 8 anni

I fatti contestati vanno dal 2010 al 2012, visti i tempi della giustizia, sono in gran parte prescritti o al limite della prescrizione. E del resto sono passati, in alcuni casi, oltre 10 anni di distanza dagli episodi. Ricordiamo che in Italia si hanno tre gradi di giudizio. E qui siamo al primo. I sei imputati sono accusati a vario titolo di rapine tentate tali, tra Cantello e Olgiate Olona, e di estorsioni. Tutto è partito da un controllo della polizia ad Arona. Gli agenti, nell’auto degli arrestati, hanno trovato delle fascette da elettricista e alcuni giubbotti con la scritta polizia.

varese banda vasi processo – -MALPENSA24