di Gian Franco Bottini
La notizia, apparsa qualche giorno fa è passata senza particolari commenti, come spesso accade, per quel retrogusto di fastidiosa incomprensibilità che traspare quando si tratta di numeri legati alle amministrazioni pubbliche. Si parlava infatti degli incassi 2022 per multe stradali, effettuati dalle principali città della nostra zona. Confessiamo che noi stessi non siamo stati esenti da questa disattenzione e di essere stati chiamati a riconsiderare l’argomento dalla casuale esternazione di un signore “da bar” (uno dei bistrattati Umarells, considerati troppo “qualunquisti” per essere ascoltati ma spesso meritevoli di esserlo!).
Il signore in questione, al banco di un esercizio pubblico bustocco, esternava la sua sorpresa per il fatto che nessuno avesse commentato la notizia e che lui stesso ne fosse rimasto colpito, solo dopo avere mentalmente effettuato la conversione in vecchie lire delle cifre segnalate. Una operazione questa rimasta abitudinaria solo per persone (come si usa dire) di generazione “boomers extralarge” ma, a quanto pare, ancora molto utile per accendere delle riflessioni.
Ripetendo l’operazione suggerita dal signore, va ricordato che, nell’ordine decrescente, nel 2022 il comune di Busto ha incassato 8,5 miliardi di lire (4,4 milioni di euro), Varese: 6,8 miliardi in lire (3.5mil.ni in euro), Legnano: 5,4 mil.di di lire ( 2,8 mil.ni euro), Gallarate: 2,3 mil.di di lire (1,2 mil.ni euro) .
Mettendoci nei panni del signore e soffermandoci a pensare a cosa potrebbero corrispondere in termini di opere pubbliche o servizi ai cittadini, crediamo che pochi di noi possano rimanere indifferenti di fronte all’entità di questi importi; e ancor più lo sarebbero valutando gli stessi in alcuni aspetti particolari. Ogni abitante (poppanti compresi) mediamente contribuisce annualmente per Busto con 53 euro, Legnano con 47 euro, Varese con 44 euro, Gallarate con 23 euro.
Giornalmente Busto incassa in media 12.000 euro, Varese 9.600 euro, Legnano 7.700 euro, Gallarate 3.300 euro L’entità media delle multe (prevalenti i divieti di sosta) è per Busto 100 euro, Legnano 96 euro, Varese 74 euro, Gallarate 73 euro. Per tutti questi aspetti Busto, di gran lunga, potrebbe autofregiarsi di un altro titolo di “capitale”, quello delle multe (ovviamente nessuno l’ha fatto, come è successo persino per i “burattini”!), mentre Gallarate sembrerebbe meritare (probabilmente con il plauso dei suoi cittadini) la “maglia nera”.
Siamo in difficoltà nel dare delle credibili interpretazioni a questi dati, in alcuni casi così distanti fra loro; ma se fossimo costretti a farlo ci piacerebbe misurarli con l’efficienza del servizio, lo stato generale della viabilità e la soddisfazione dei cittadini. Se così fosse la differenza fra Busto e Gallarate dovrebbe essere abissale: la medesima di quella che passa fra l’oro ed il ferro. Ma così non è. Stesse lamentele, stessi disagi, stesse difficoltà…. a Gallarate però “a metà prezzo” !
E allora, e siamo a Busto, riprendiamo il discorso di quel signore “da bar” che dimostrando di essere ben informato rilevava come, nel corso degli anni, nel Bilancio comunale bustocco la voce “multe stradali” fosse costantemente lievitata e considerata alla stregua di un obbiettivo commerciale da raggiungere (e per i più “bravi” superare) per motivi di equilibrio contabile più che di qualità di un servizio. Se così fosse, e il signore in questione non è l’unico a pensarlo, sarebbe una logica aberrante, visto che il miglioramento della viabilità, nella sua qualità e correttezza, dovrebbe proprio essere dimostrato dalla diminuzione delle multe fino ad un loro utopico azzeramento.
Nessuno può certamente mettere in dubbio che ogni multa sia stata correttamente basata sull’applicazione di una norma ma, a raccogliere la vox populi bustocca, pare che in certi orari od in certi periodi dell’anno la sua pedissequa applicazione, senza la necessaria “ragionevolezza”, dia l’impressione della caccia alla sanzione per le odiate “ragioni di cassa”. Difficile confermare questo diffuso sentore. Difficile si, ma d’altra parte Busto non ci pare una città particolarmente trasgressiva, tale da giustificare i dati medi prima segnalati notevolmente “peggiori” di quelli di tutte le altre città. Ci pare invece una città con notevoli problemi di sicurezza stradale, soprattutto nelle ore serali, in virtù di un sistema di illuminazione che dopo mesi di presunti “lavori in corso”, aggiunto ad un mal gestito ed oscurante verde arboreo, ancora non lascia intendere se e quando vedrà una accettabile efficienza in tutto il territorio.
Togliere alle persone la preoccupazione di investire, nelle ore serali, pedoni, ciclisti o monopattini (magari contromano), forse potrebbe attenuare il malumore per cifre così importanti, silenziosamente scivolate fuori dal borsellino dei cittadini, molto spesso con l’accompagnamento di un amaro sentore persecutorio.