Varese, centrodestra: «Sul garante dei diritti dell’infanzia serve chiarezza»

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VARESE – Un iter lungo, fin troppo lungo, secondo le forze politiche del centrodestra, quello per la nomina del Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Varese: «Si è partiti nell’estate del 2022 con l’approvazione della mozione che ne chiedeva l’istituzione, da lì un anno per fare un Regolamento di 3 pagine e, dopodiché, altri 9 mesi per emanare il bando pubblico – riferiscono i consiglieri di opposizioni Barbara Bison, Luca Boldetti, Salvatore Giordano, Roberto Puricelli e Franco Formato – la cui scadenza era lo scorso 26 marzo. Tempi biblici per una figura così importante, è inammissibile. Ed il bando, probabilmente, è stato emanato anche grazie alla nostra richiesta di convocazione di un’apposita Commissione per fare il punto sull’iter che sembrava bloccato, altrimenti forse non ci sarebbe ancora».

E’ calato il silenzio

Le candidature arrivate al Comune di Varese sono state cinque, e subito sono stati fatti i colloqui previsti con il Sindaco: «Da lì, nuovamente silenzio – proseguono i capigruppo di centrodestra – come se questa figura non interessasse realmente all’amministrazione e non fosse una priorità ma, cosa ancor più grave, senza dare alcun riscontro ai candidati che, giustamente, cominciano a spazientirsi. La decisione di una candidata di ritirare la sua disponibilità riflette un’atmosfera di frustrazione e impazienza crescenti. La sua scelta, del tutto comprensibile, sottolinea una situazione che richiede una risposta tempestiva e decisa da parte dell’amministrazione».

La nomina al più presto

Il centrodestra varesino, quindi, chiede che si faccia al più presto chiarezza e, soprattutto, che venga nominata quanto prima la figura più idonea a ricoprire questo importante ruolo, nell’interessi di bambini e ragazzi: «È fondamentale che la nomina del Garante non sia ostaggio di dispute politiche o di rallentamenti burocratici. Il ruolo stesso richiede un impegno immediato a favore dei diritti dei minori, senza ulteriori indugi. Sarebbe molto grave se, invece, per l’ennesima volta il centrosinistra non guardasse al merito ma alla tessera di partito o all’ideologia di questo o quel candidato. Su questo tema gradiremmo che l’assessore Dimaggio riferisse quanto prima in Consiglio comunale, perché serve chiarezza sulla situazione! È tempo di agire con determinazione e responsabilità, ricordando che il bene dei giovani è una priorità irrinunciabile per una società civile e attenta al futuro».

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