All’Insubria di Varese il Congresso italiano di ornitologia. Suona il canto degli uccelli

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Un esemplare di cannaiola

VARESE – Si tiene a Varese la 21esima edizione del Congresso italiano di Ornitologia. Un appuntamento organizzato dall’Università dell’Insubria, che ha ricevuto il prestigioso incarico dal Centro italiano studi ornitologici (Ciso). Saranno quattro giorni fitti di confronto scientifico tra circa 400 partecipanti, dal 5 al 9 settembre in città e nel campus dell’ateneo a Bizzozero. Ma sono in programma anche due appuntamenti aperti a tutti.

Dall’Italia e dall’estero

Dopo l’edizione 2019 tenutasi a Napoli, la consueta kermesse nazionale di ricercatori e appassionati di avifauna vedrà una forte sinergia tra il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate dell’Insubria, diretto dal professor Mauro Ferrari, e il Gruppo insubrico di ornitologia (Gio), associazione che promuove l’indagine ornitologica nei territori varesini, fondata nel 1999 e guidata dal presidente Milo Manica. «Scienza, ma non solo – commenta il presidente del comitato organizzatore del congresso, professor Adriano Martinoli – la ricerca ornitologica sarà anche una occasione per promuovere attività collaterali a tema faunistico, che possano coinvolgere la popolazione locale in eventi ricchi di contenuti e di curiosità e promuovere il capitale naturale locale. La città giardino, le Prealpi e i laghi del Varesotto faranno da suggestivo sfondo paesaggistico ai lavori dei ricercatori che giungeranno da tutte le regioni italiane e dall’estero, e non mancheranno certamente propositive interazioni con gli esperti ornitologi della Svizzera».

Si parte con il canto degli uccelli

Per la giornata di apertura del Congresso italiano di ornitologia, martedì 5 settembre, sono in programma due eventi divulgativi aperti al pubblico e ad ingresso gratuito: un assaggio delle tematiche che saranno poi affrontate dal congresso. È dedicato al “Catalogue d’Oiseaux” del compositore francese Olivier Messiaen, opera di ispirazione ornitologica nella quale l’ascolto e la visione della natura si trasformano in pensiero musicale, il concerto del 5 settembre alle 17.30 al Teatro Nuovo di via dei Mille 39: al piano il maestro Ciro Longobardi, introduce il maestro Corrado Greco. L’opera è basata sul convincimento che gli uccelli siano i più grandi musicisti sulla Terra: nei suoi viaggi in tutto il mondo, Messiaen registrò il canto di numerosi uccelli, realizzando delle trascrizioni per pianoforte a per orchestra, tra cui la più celebre è appunto il “Catalogue d’oiseaux” (Catalogo d’uccelli), composto tra il 1956 e il 1958. Sempre martedì 5 settembre alle ore 21 ai Giardini Estensi ci sarà la proiezione del film Yaya e Lennie – The Walking Liberty di Alessandro Rak, in collaborazione con Filmstudio 90. Il film è ambientato in un futuro prossimo nel quale la natura ha ripreso possesso del mondo e tutto il globo è ricoperto da una fitta giungla: una nuova società, nota come “L’Istituzione”, cerca di ripristinare la situazione precedente e “civilizzare” il popolo libero che abita nella giungla, ma dovranno affrontare i giovani ribelli Yaya e Lennie.

Quattro giorni di lavori

Le giornate del congresso sono ospitate dal 6 al 9 settembre nelle aule del Padiglione Didattico dell’Insubria in via Monte Generoso a Varese. La direzione scientifica vede il coinvolgimento di 18 esperti italiani afferenti a importanti strutture di ricerca in Italia e all’estero (Canada, Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Svizzera). Quattro prestigiosi ospiti introdurranno i lavori: Arnaud Barras della Stazione ornitologica Svizzera di Sempach; Dan Chamberlain dell’Università di Torino; Barbara Helm della Stazione ornitologica Svizzera di Sempach; Karine Princé della Commissione europea – Joint Research Center. Sul sito del congresso è possibile inoltrare al comitato scientifico le proposte per l’organizzazione di simposi e tavole rotonde fino al 30 novembre. Dall’1 gennaio al 31 marzo 2024 sarà invece aperta la call per proporre contributi scientifici da presentare nelle varie sessioni tematiche (migrazioni, cambiamento climatico, patologia aviare e zoonosi eccetera), che saranno intervallate da visite sul campo alla scoperta delle ricchezze naturalistiche dell’area insubrica.

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