Scontri Varese – Fortitudo: messa alla prova per gli ultras. Forze dell’ordine risarcite

VARESE – Accordi raggiunti tra carabinieri, polizia e le difese dei quindici ultras della Pallacanestro Varese accusati di violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio per gli scontri, con bastonate, spinte e colpi di cinghia, avvenuti sul piazzale del “Lino Oldrini” a seguito del match salvezza con la Fortitudo Bologna del 24 aprile 2022.

Risarcimenti

Equa, per le persone offese, la proposta di risarcimento per gli enti di appartenenza – le questure di Varese e Milano, i carabinieri di Milano – e per ogni carabiniere e poliziotto coinvolto nei fatti avvenuti fuori dal palazzetto.

La messa alla prova

Il tribunale di Varese ha inoltre dato l’ok al rito alternativo della messa alla prova, scelto da 12 imputati per raggiungere l’estinzione del reato con lavori di pubblica utilità e i già citati risarcimenti. A questo proposito, in aula, è stata avviata la procedura per la definizione degli appositi programmi tramite l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna.

Il presunto istigatore

Due gli imputati che hanno scelto di patteggiare, mentre un solo tifoso andrà a dibattimento. Per chi ha indagato era il “capo” del gruppo ultras. La persona che avrebbe istigato gli altri imputati. Un’accusa che il diretto interessato respinge.

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