Varese, Giorgio Merletti: «Rinuncio. In Lega non tutti sono persone serie»

VARESE – «Ho deciso di rinunciare». Sono passate da poco le 23.30 di giovedì 24 giugno, quando Giorgio Merletti chiama la redazione di Malpensa 24 per annunciare il ritiro della sua candidatura a sindaco di Varese. Ma come? Sembrava ormai fatta? «Già – aggiunge – Ma in Lega non tutti sono persone serie. Dico solo che c’è chi mi ha chiesto scusa per come è andata». E così l’ex presidente di Confartigianato si sfila dalla partita e lascia il centrodestra di nuovo in braghe tele.

Che qualcosa era andato storto nella filiera che stava confezionando il candidato sindaco del centrodestra era già nell’aria. Quando hanno iniziato a girare i primi dubbi sul nome. Un nome, quello di Merletti, forte per il proprio curriculum e solido (quanto a questo punto è lecito chiederselo) per la paternità del nome. Si dice con insistenza che a metterlo sul tavolo sia stato proprio il governatore Attilio Fontana. Ed è forse per questo che l’ipotesi è durata un po’ più a lungo di quelle uscite in precedenza. Ipotesi che ora tornano di nuovo tutte in piste.

«In Lega non tutti sono persone serie»

Ruvido, schietto e libero. Giorgio Merletti è così e lo ha dimostrato anche nel momento in cui ha ufficializzato il passo indietro. «Rinuncio – confida – Anche per i motivi di famiglia e di lavoro, ma non solo per quello». Fa un po’ fatica ad aggiungere altro, ma poi decide di dare spazio alla sua indole di persona che non ha peli sulla lingua: «Ho parlato con qualche leghista molto importante, una persona seria – dice – ma purtroppo in Lega non sono tutti così. Si vogliono fare del male con le loro mani. E allora io non mi presto».

Le scuse di qualcuno

Insomma, l’ormai ex candidato sindaco del centrodestra capisce di essere stato “tritato” e forse si accorge che chi gli copriva le spalle non era poi un punto solido al quale appoggiarsi. Tanto che, con tono amaro, conclude: «Da qualche anno era finito nell’oblio e senza alcun problema ci torno. Credo che chi non mi ha voluto è perché teme la mia schiettezza. I so solo che ci sono state persone che mi hanno chiesto scusa per avermi tirato dentro». Chi è stato? «Non tocca a me dirlo. Buona notte».