Varese, Italia Viva guarda al futuro: «Con Galimberti. E Palazzo Estense più smart»

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Da sinistra Giuseppe Pullara, l'assessore Fabrizio Lovato e Stefano Malerba

VARESE Italia Viva illustra il progetto di digitalizzazione che farà diventare i servizi ai cittadini di Palazzo Estense più smart e conferma la sua fedeltà al sindaco Galimberti e alla coalizione di centrosinistra che lo sosterrà nella corsa elettorale per tentare il bis. «Anche se la situazione romana, soprattutto se ci sarà uno sbilanciamento sui Cinque Stelle, potrebbe influire su scelte che al momento non sono certo nei nostri pensieri».

A un anno esatto dall’ingresso nella giunta Galimberti, avvenuta con la nomina dell’assessore Fabrizio Lovato, Italia Viva fa il punto della situazione sull’attività amministrativa condotta a Palazzo Estense e sui progetti avviati e seguiti dall’esponente renziano nel governo cittadino. E il gruppo consigliare, composto anche dal presidente del consiglio Stefano Malerba e dal consigliere Giuseppe Pullara, parla anche della posizione politica del partito nel panorama cittadino.

Galimberti ha lavorato bene

«Il primo dato politico è che oggi Italia Viva è parte integrante di questa maggioranza – dicono i tre esponenti renziani – e il nostro giudizio sull’attività amministrativa è positivo. Certo, su alcuni temi si poteva marciare più veloci, ma credo che il lavoro svolto sia sotto gli occhi di tutti». Un modo per dire in maniera chiara in quale parte di campo i renziani giocheranno la partita delle prossime elezioni. Al netto di ribaltoni romani: «E’ chiaro che noi siamo una realtà riformista che fatica a dialogare con i sovranisti, ma anche con i sostenitori della decrescita felice».

E la risposta al quesito se quel che accadrà a Roma avrà ripercussioni anche a Varese chiarisce ancor di più la posizione di Italia Viva e apre spiragli che, al momento, stanno nella sfera delle ipotesi: «A Roma ci sono forze politiche che stanno dimostrando grande senso di responsabilità – spiega Malerba – Penso anche a Forza Italia». Apertura agli azzurri varesini che su scala provinciale hanno già fatto sapere di non essere del tutto soddisfatti degli spazi riservati (al momento zero candidati sindaco nelle tre grandi città al voto) dagli alleati? Risposta di Malerba: «Dipende molto da loro. Io credo che anche il centrodestra abbia qualche difficoltà ad ammettere che questa amministrazione non ha lavorato bene. Noi siamo abituati a ragionare su programmi e contenuti. Qualora Forza Italia vorrà parlare di questo noi siamo disponibili».

Amministrare ai tempi del Covid

Turismo e digitalizzazione, questi i temi di competenza di Fabrizio Lovato e che nei 12 mesi di pandemia hanno viaggiato con ritmi diametralmente opposti. «Il primo, il Turismo – dice Lovato – ha subito uno stop imposto dal Covid mentre il secondo, la digitalizzazione, ha viaggiato a grande velocità». Ma il ragionamento sulla digitalizzazione, «argomento che il nostro partito ha portato a essere strategico nell’agenda della giunta – ha precisato Pullara – va ben oltre l’emergenza».

L’obiettivo è quello di rendere smart tutta una serie di servizi dedicati a cittadini, imprenditori e professionisti. «E se nei primi mesi della pandemia lo sforzo in tal senso è stato fatto per implementare sistemi e strumentazione che permettessero di far girare la macchina anche in remoto e in smart working, nella seconda parte dell’anno ho iniziato a lavorare affinché la digitalizzazione diventi sistematica».

Palazzo Estense smart

Un lavoro oscuro, che la gente può toccare con mano solo utilizzando i vari servizi. «Mi spiego meglio – dice Lovato – I servizi gestionali del Comune non sono integrati e il primo lavoro è quello di uniformarli. Una serie di step sono già stati concretizzati. Palazzo Estense oggi è collegato all’app governativa Io, che dà la possibilità di aprire una serie di canali. Penso al sistema di Pago Pa, ad esempio. Stiamo inoltre sincronizzando il canale della polizia locale, il pagamento delle imposte. Tutto questo permetterà al cittadino di “colloquiare” con l’amministrazione su tutta una serie di servizi, senza necessariamente venire agli sportelli. Dobbiamo lavorare anche sui servizi legati all’edilizia per i professionisti e apriremo un portale di informazione per i cittadini sugli eventi per informare, ma anche per permettere alla gente di scegliere cosa fare e prenotare posti e biglietti dei vari appuntamenti».

I posti di lavoro non si toccano

Lovato poi fuga il dubbio più grande e che ha creato qualche preoccupazione: «Pensare che spingere sulla digitalizzazione significa sacrificare posti di lavoro è sbagliato. La digitalizzazione serve a semplificare la vita delle persone. Pensiamo ad esempio ai certificati digitali, un metodo che facilita la vita ai cittadini e libera risorse anche umane che possono essere impegnate in altri settori e comparti dell’amministrazione».

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