Il 12 agosto a Varese una notte a caccia di stelle cadenti a Villa Toeplitz

stelle cadenti

VARESE – È uno degli appuntamenti fissi dell’estate varesina, che anche quest’anno non può mancare. La Notte delle stelle cadenti torna in città, con il consueto incontro organizzato dall’Osservatorio del Campo dei Fiori, in uno dei parchi più belli di Varese. La data è quella del 12 agosto. Sarà un momento per riscoprire l’affascinante storia di un fenomeno che da sempre incuriosisce grandi e piccoli.

Serata su prenotazione

La “Notte delle stelle cadenti” si svolgerà presso il parco di Villa Toeplitz giovedì 12 agosto a partire dalle ore 21. L’evento è a cura della Società Astronomica Schiaparelli. Il programma della serata prevede una conferenza di astronomia e astronautica, a cui seguirà il momento più emozionante: scrutare il cielo per andare a caccia di stelle cadenti. La manifestazione è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione scrivendo un’email all’indirizzo chiara.cattaneo@astrogeo.va.it. È inoltre obbligatorio essere in possesso del Green Pass. L’iniziativa fa parte del ricco calendario 2021 di eventi della Schiaparelli.

Lontano dalle luci

La tradizione popolare vuole che la pioggia di meteore si verifichi nella notte dedicata al martire San Lorenzo, il 10 agosto. In realtà il picco massimo è osservabile tra il 12 e il 13 agosto. Secondo gli esperti si potrebbero osservare decine e decine di meteore all’ora, uno spettacolo davvero impressionante. Bisogna però tener presente che è necessario spostarsi in un luogo veramente buio, lontano dalle forti luci delle città, guardando verso Nord/Nord Est, verso la costellazione del Perseo. In ogni caso osservare anche sola una di queste scie luminose è sempre un’emozione.

Scienza e storia

Oggi è ben noto che le stelle cadenti non sono altro che piccoli frammenti una volta appartenuti ad una cometa chiamata Swift-Tuttle. La cometa, nel suo percorso intorno al Sole, ha lasciato dietro di sé pezzettini di ghiaccio, sassolini e polveri. La Terra a metà agosto di ogni anno si immerge in questa fascia di detriti che entrano nell’atmosfera e si bruciano regalando lo spettacolo tanto atteso. Ai giorni nostri si usa collegare la meteora ad un desiderio, mentre nel passato le scie luminose avevano altri significati. Nel Medioevo si pensava fossero le anime dei defunti in viaggio dal Purgatorio al Paradiso, mentre ai tempi dei Romani erano ritenute dei toccasana per risolvere malattie degli occhi e addirittura per curare verruche e calli. Anche la cultura indù dava un significato ultraterreno a queste luci: anche per loro erano anime in viaggio, questa volta per reincarnarsi in qualche altro essere vivente sulla Terra.

Stelle e desideri

Nell’antica Persia invece erano raffigurate come il simbolo del caos al cospetto dell’immutabilità e perfezione della notte stellata. È infine interessante capire da dove nasce la tradizione di collegare la visione di una stella cadente ad un desiderio. La parola “desiderio” deriva dal latino “de sidera” che significherebbe, secondo alcuni studiosi, “stare sotto le stelle ed attendere”. Nel De Bellum Gallico di Cesare i “desiderantes” erano i soldati che, dopo aver combattuto durante il giorno, calata la notte si mettevano a contemplare le stelle aspettando i compagni non ancora tornati dalla battaglia, esprimendo il desiderio di vederli sani e salvi.