Vergiate 2030: «L’inciucio fra maggioranza e FdI è uno schifo». Caos in aula

VERGIATE – «L’inciucio fra Fratelli d’Italia e la maggioranza è uno schifo, vergognoso». Barra dritta per Vergiate 2030. Romano Balzarini non ha per niente digerito la «scorrettezza» di vedersi privato di un rappresentate nel comitato dell’asilo nido. E punta il dito contro tutti: la doppia formazione di FdI fra i banchi della minoranza e in particolare contro Marta Birigozzi, capogruppo del centrodestra e rappresentante ufficiale dei partiti. Ma anche contro la squadra del sindaco Parrino e contro il segretario comunale. In consiglio comunale, il 27 luglio, è scoppiato il caos.

Bagarre

Una seduta di nemmeno un’ora, che si è accesa solo all’ultimo punto all’ordine del giorno. Dopo gli accordi presi con Balzarini, Sarah Carlini (oggi ancora alla guida di Lista Indipendente, ma iscritta a FdI) ha presentato una mozione per chiedere la «modifica del regolamento, mantenendo il principio di equa ripartizione delle cariche tra i gruppi di minoranza. Per ripristinare la corretta composizione dei rappresentanti del comitato».

Balzarini all’attacco

Balzarini, poi, non arretra di un millimetro. La linea è quella già lanciata, ovvero un intervento da parte dei vertici di Fratelli d’Italia per risolvere la «discrepanza» del doppione: «Serve un drastico cambio di rotta». E attacca la maggioranza: «Qui c’è un inciucio, bell’esempio di onestà del sistema. Poi ci domandiamo perché i giovani si allontanano dalla politica». Ha poi ricordato di aver inviato una lettera per esporre il caso al viceprefetto e al segretario comunale che «non ha risposto nel merito». Quindi la richiesta di annullare la nomina, visto che «ormai la rappresentanza ufficiale di FdI è una stampella della maggioranza: vergognoso». E in una nota diffusa dopo la seduta, Balzarini ha incalzato: «Le minoranze che lavorano seriamente fanno interrogazioni, proposte, articoli. C’è invece una parte di FdI che non ha fatto praticamente nulla dall’inizio di questa amministrazione: non fa opposizione, non compare sulla stampa con alcuna critica da mesi, non scrive nemmeno l’articolo sul periodico nonostante in paese ci siano parecchi problemi. Però ha fatto l’inciucio con il Pd. Questo è inaccettabile. Un partito serio come FdI non lo merita». Mentre la maggioranza, dice, «ha voluto estromettere palesemente le minoranze più agguerrite dal comitato. Quelle minoranze che criticano non devono avere informazioni. Si mette la museruola».

Il contrattacco

Il primo cittadino, in aula, si è limitato a dire che «la maggioranza è ben solida e non ha bisogno di stampelle». Mentre Birigozzi è passata al contrattacco: «Abbiamo proposto questa persona perché è più che qualificata. Carlini non ha indicato nessuno, sta solo facendo l’avvocato di Balzarini e questa mozione non è congrua rispetto a quanto accaduto». Sui voti ha poi aggiunto: «In Italia c’è ancora la democrazia, vince chi ne prende di più. Non mi sento in colpa di niente, abbiamo rispettato i regolamenti. Se qualcuno vuole gettare ancora fango sulla mia lista, va bene. Tanto abbiamo le spalle grosse».

Questione politica

La mozione di Carlini è stata respinta, anche da Birigozzi. I motivi li ha spiegati il capogruppo di maggioranza Federico Bonetti: «Non si registra alcuna penalizzazione delle prerogative delle opposizioni». Ciò che emerge, ha aggiunto, è che «si sono verificate difficoltà e divergenze tra le opposizioni nel trovare un accordo e proporre un nome condiviso». Servirebbe quindi per «risolvere problemi strettamente politici e non determinati dalla disciplina regolamentare».

vergiate 2030 inciucio fdi – MALPENSA24