Area cani, via Mairate, Teatro. Vergiate 2030 all’attacco: «Il nulla avanza»

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VERGIATE – L’area cani, «un rettangolo di circa 300 metri quadrati con dentro due giochini, una panchina e un accesso scomodo e defilato». La via Mairate, strada che «nonostante gli interventi di risistemazione risulta piena di buche, pericolosa e usata pochissimo». Il progetto centro polivalente, che è «scomparso dai radar: esultiamo per una volta, non verranno buttati 3,5 milioni di euro dei contribuenti italiani per un’opera folle e inutile». Romano Balzarini senza freni. Sono tre i temi nel mirino del consigliere di minoranza di Vergiate 2030, che non risparmia critiche all’amministrazione comunale: «Il nulla avanza».

L’area cani,

L’ipotesi di un’area cani in via Piave nasce dallo stanziamento di 30mila euro da parte della giunta. Un piano già discusso in consiglio comunale, ricorda Balzarini. Che attacca: «Mai avrei pensato di vedere una simile ridicola realizzazione. La mia proposta di fare, con i soldi dei vergiatesi, un’area più adiacente alla piazza pedonale era motivata dalle installazioni già esistenti all’angolo di piazza mercato, con illuminazione e videosorveglianza», dice. «Mentre si poteva prendere l’acqua dai bagni del parcheggio sotterraneo. O comunque da un punto molto più vicino, visto che la stanno collegando in fondo alla strada». Dito puntato contro l’assessore Marino Facchin (Lavori Pubblici): «Bisogna riconoscere che era stato bravo a parole, buttando un sacco di fumo negli occhi, considerato ciò che oggi vediamo: un rettangolo recintato di circa 300 metri quadrati con dentro due giochini, una panchina e un accesso scomodo e defilato. Oltre alla tempistica: dichiarava fine settembre, vedremo se arriverà con Babbo Natale». Non solo: «L’assessore aveva detto che un’area minima sarebbe stata di circa mille metri quadrati, con alberi, fontane e tante panchine. Nulla di tutto ciò è stato realizzato, oramai è evidente». L’affondo: «Vogliamo sapere quanto è costata quest’opera sbagliata».

Via Mairate

Sotto i riflettori anche la via Mairate. Si tratta di una strada bianca nei boschi di Sesona, che era stata utilizzata come via alternativa quando l’incendio di febbraio 2022 rese via Treves inutilizzabile. In quell’occasione «venne sistemata d’urgenza». Intervento che «è costato ai vergiatesi circa 25mila euro. Peccato che la strada – che ai più peraltro rimane sconosciuta – è stata usata come viabilità alternativa per uno o due giorni: la conclusione dei lavori di sistemazione è dell’8 marzo e la riapertura di via Treves del 10marzo 2022». Quindi, la stoccata dopo che di recente è stato «segnalato l’ennesimo intervento di risistemazione, viste le forti piogge. Quindi altri soldi». Per una via che «risulta comunque piena di buche, pericolosa e usata pochissimo. Quanti soldi buttati per niente, con sconsiderate decisioni d’urgenza».

Il Teatro

Infine il “Teatro”, ovvero l’area polivalente da realizzare all’ex Mover. Balzarini all’attacco: «Quando la giunta non ha più la possibilità di buttare soldi è una buona notizia per i vergiatesi». Riferimento che va al «capriccio del sindaco», ovvero il teatro che «è ufficialmente sparito dai radar. E anche dal Piano delle opere pubbliche». Tanto basta per far «esultare» Vergiate 2030: «Non verranno buttati 3,5 milioni di euro dei contribuenti italiani, per un’opera folle e inutile, solo perché – fortunatamente – da Roma non sono mai arrivati quei soldi». Di più: «Sarebbe stato un debito permanente per il Comune, solo la gestione avrebbe aperto una voragine nel bilancio. Purtroppo, sono sparite dal bilancio anche le piste ciclabili – verso Mornago e Casa Litta – che erano parte dello stesso progetto». E conclude: «Ma il sindaco butta altro fumo negli occhi sul periodico comunale, scrivendo di un finanziamento da 427.500 euro ottenuto per la progettazione della ciclovia della Valbossa da Azzate a Vergiate, lungo la sp.17. Quando sappiamo che per ora la Provincia ho finanziato solo uno studio di fattibilità».

La maggioranza prende posizione

Nel frattempo, arriva il commento dal fronte della maggioranza. All’assessore Marino Facchin (Lavori Pubblici) il compito di replicare con una nota. E il testo integrale:

L’area è localizzata a pochissimi metri da dove era stata proposta dal consigliere; l’accesso, il tipo di recinzione, la dislocazione precisa sono di competenza dei tecnici, così come l’allacciamento alla rete idrica. C’è chi si ritiene in grado di poter decidere tutto, di avere un consiglio su tutto, di saper far tutto, come il consigliere, e chi invece affida gli incarichi alle persone e agli uffici competenti, come peraltro prescritto dalle norme. Siamo in ritardo? Si è vero.

Abbiamo aspettato anni per la realizzazione di quest’area dedicata ai nostri amici a quattro zampe, sono sicuro che queste settimane di attesa ulteriore possano essere ben sopportate, anche se a malincuore. I fatti dimostrano che gli incarichi siano stati dati per tempo, ma per vari motivi tecnici i lavori non sono ancora conclusi. Mi pare più importante invece sottolineare la poca attenzione del consigliere riguardo al piano investimenti.

Questa amministrazione, in continuità con la precedente, ha sempre scelto di inserire nel programma annuale delle opere pubbliche le opere oltre i 150.000 euro solo dopo il reperimento delle fonti di finanziamento, come più e più volte ribadito durante diversi consigli comunali. E’ un segno di trasparenza ed onestà intellettuale. Chi vuole leggere bene ed in buona fede troverà un piano investimenti sul parcheggio di via Piave, interventi sui cimiteri, sui marciapiedi e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Orgoglioso di aver partecipato ai tavoli provinciali per la promozione di un accordo tra Comuni per lo studio di fattibilità della Ciclovia della Valbossa, tra i Comuni di Azzate, Crosio, Daverio, Mornago e Vergiate, sono completamente consapevole che ci vorrà del tempo per l’esecuzione di un’opera così importante e lungimirante. Intanto però questo insieme di comuni ha ottenuto il finanziamento necessario per lo studio di fattibilità.

E’ l’inizio di un percorso, come correttamente esposto dal Sindaco, non il punto di arrivo.
In un paese che in soli due anni ha ottenuto contributi da bandi regionali, nazionali e pnrr per diversi milioni di euro, che ha visto partire i cantieri relativi ad un asilo, due scuole primarie, una scuola secondaria, che ha visto installazione di impianti fotovoltaici su numerosi edifici comunali, in cui in due anni si è realizzato da zero un parco inclusivo, uno Sky fitness frequentatissimo ed apprezzato; in un paese in cui sono stati avviati i lavori di sistemazione del lavatoio di Cuirone, si sono conclusi i lavori di contingentamento delle acque meteoriche a Corgeno, si è realizzata una rotatoria a Sesona, in cui nel capoluogo stanno per iniziare i lavori di abbattimento barriere architettoniche per l’accesso ai servizi tecnici comunali ed il totale rifacimento dei marciapiedi di via Cavallotti, in un paese in cui si è in continuo contatto con la Provincia per la soluzione a storici problemi viabilistici, dire che nulla si fa e nulla si avanza è davvero non rispondente alla realtà. Si può fare di piu e meglio?? Sempre. Basta poter dedicare il tempo (prezioso anche per chi amministra) alle cose importanti e non doverlo impegnare in inutili risposte e considerazioni

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