MALPENSA – E’ stata inaugurata questa sera,14 dicembre, la mostra più discussa nella decennale storia di Volandia. «Chi vola vale» è il titolo scelto dal Parco e museo di Case Nuove per celebrare la figura di Italo Balbo, una esposizione che nelle scorse settimane aveva provocato l’indignazione di alcuni esponenti del centrosinistra locale per il suo ruolo apicale nell’Italia fascista e per la sua presunta responsabilità nell’omicidio di don Giovanni Minzoni.
Nè vili nè codardi
«In tanti mi hanno sconsigliato di fare una mostra del genere», ha detto il presidente di Volandia Marco Reguzzoni prima del taglio del nastro. «Ma io uso delle parole che a Italo Balbo sarebbero piaciute: non vogliamo essere vili codardi, noi vogliamo dire le cose come stanno. Se vogliono fare polemiche le facciano, noi andiamo avanti» Guarda il video:
Un grande comandante
Tra gli ospiti presenti anche Paola Balbo, nuora di Italo, e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia Christian Garavaglia.
La mostra «dedicata alla figura del grande trasvolatore e alle sue celeberrime imprese», spiega Volandia nella presentazione, vuole analizzare attraverso l’esposizione di documenti originali, cimeli, fotografie, provenienti da collezioni pubbliche e private, la figura di Italo Balbo «quale grande uomo d’azione e comandante militare, promotore di una nuova e moderna concezione del volo alla base di grandi imprese aviatorie e della nascita dell’Aeronautica Militare». Combattente nella Prima guerra mondiale, rivoluzionario nell’infuocato dopoguerra, creatore di una nuova forza armata, governatore coloniale: in un quarto di secolo lo squadrista fascista visse quattro vite, «tutte contrassegnate – sottolineano dal museo – da capacità organizzativa, modernità e coraggio, legate da una grandissima passione per il volo quale strumento di progresso».
La mostra
La mostra a cura del professor Gregory Alegi, è stata allestita nella hall di ingresso di Volandia e sarà visitabile fino a giugno 2024. Rientra nell’ambito delle celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica militare e gode del contributo di Fondazione Cariplo.