Succede di tutto nel finale della tappa numero 16 della Vuelta a España 2022 con arrivo a Tomares. La vittoria è andata a un indomabile Mads Pedersen, che in una volata a 5 ha regolato Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe) e Fred Wright (Bahrain-Victorious), con i quali si era avvantaggiato a circa 2,5 km dall’arrivo. Il promotore di questa azione era stato Primoz Roglic, scattato con prepotenza – e a sorpresa – sull’insidioso zampellotto inserito nel finale, ma lo sloveno è clamorosamente finito a terra nella volata finale, a 150 metri, a causa di un lieve contatto con Wright, riportando diverse ferite a braccia e gambe.
Proprio mentre Roglic attaccava, la maglia rossa Remco Evenepoel forava, ma per sua fortuna era già all’interno degli ultimi 3 km, motivo per cui in classifica generale ha perso solamente gli 8 secondi dai cinque corridori che si son giocati la tappa.
Prima del pirotecnico finale la tappa è stata abbastanza soporifera, con l’attacco di Ander Okamika (Burgos-BH) e Luis Angel Maté (Euskatel-Euskadi) ad animare la giornata. I due corridori iberici sono arrivati a guadagnare fino a 4 minuti sul gruppo, che però non ha avuto problemi a ricucire il gap e riprenderli a 14 km dall’arrivo.
Tutti aspettavano la volata, ma una rampa di 500 metri all’8% piazzata a circa 2500 metri dall’arrivo è bastata a Roglic per provare a recuperare terreno sulla maglia rossa. La progressione del capitano della Jumbo-Visma è stata poderosa e, con fatica, solo Ackermann, Pedersen, Wright e Van Poppel sono riusciti a rientrare su di lui. Purtroppo per lui, quella che poteva rivelarsi una buona giornata è diventata pessima quando, a 100 metri dall’arrivo, è finito per terra in volata a causa di un lieve contatto con Wright. Pur essendo accreditato del vantaggio del gruppetto dei vincitori, recuperando quindi 8 secondi in generale a Evenepoel, per Roglic ora la preoccupazione principale è quella di recuperare dai tanti tagli e botte subite.
Articolo a cura di Tuttobiciweb.it