Wbfc, Castellana trionfa nella Muay Thai. La Combat Soul di Busto è mondiale 

BUSTO ARSIZIO – Il titolo di campione mondiale di muay thai con Raoul Castellana, due medaglie d’argento nel K-1 Rules e una medaglia d’argento nella boxe. Una domenica da incorniciare per la Combat Soul asd di Busto Arsizio, reduce dal campionato mondiale contatto pieno “World 2023 Championship Wbfc” ospitato lo scorso 12 novembre al centro sportivo “Sandro Pertini” di  Cornaredo in provincia di Milano.
L’evento è stato organizzato dal presidente della Wfc Franco Scorrano e dal presidente della Wkafl  Alessandro Piavani. Hanno partecipato più di 500 atleti provenienti da tutte le parti del mondo in varie discipline di sport da combattimento a contatto pieno. La Combat Soul asd si è presentata con quattro atleti che hanno gareggiato nella muay thai, nel K-1 Rules e nella boxe. 

Wbfc mondiali Raoul Castellana

Castellana è mondiale 

Raoul Castellana, già campione italiano e campione europeo, ha vinto per ko al secondo round nella semifinale contro un atleta francese. Per la cintura di campione del mondo il 19enne di Busto ha dovuto vedersela contro un altro italiano che ha battuto ai punti al termine di un bellissimo match. 
Ottima prova anche per il fratello Manuel, quattro anni più giovane, medaglia d’argento nel K-1 Rules. Ha perso ai punti contro un ucraino che, ammesso direttamente alla finale, è salito sul ring decisamente più fresco. Nonostante la stanchezza del primo match “il piccolo guerriero” (così come viene sempre chiamato dal suo maestro Salvatore Indica) non si è tirato indietro, ricevendo i complimenti dai maestri e da altri atleti per la sua preparazione e la tecnica. 

Wbfc mondiali Raoul Castellana

Condorelli d’argento

Antonino Condorelli, due volte campione mondiale, si è scontrato con un avversario francese più alto e più giovane di lui. Al termine di un combattimento con uno scambio di colpi ben assestati, il 32enne ha perso ai punti la semifinale. E’ da poco nella scuderia della Combat il 40enne Matteo Suman che, reduce da un infortunio alle costole, avrebbe dovuto combattere nella disciplina della kickboxing. La sua determinazione e la voglia di salire sul ring lo hanno spinto a scegliere la boxe, perdendo ai punti in finale contro un avversario svizzero. Suman ha disputato un match senza esclusioni di colpi, senza tirarsi mai indietro.

Una famiglia di guerrieri 

«Che si vinca o si perda sono sempre fiero dei miei ragazzi perché non si tirano mai indietro, danno sempre il massimo con devozione, come del resto tutti i nostri associati che credono in noi e si allenano per raggiungere i loro obiettivi», commenta il maestro e presidente della Combat Soul, Salvatore Indica, membro della commissione nazionale Wfc. Da poco ha acquisito il grado di maestro di sesto livello sia di muay thai sia di jeet kune do (difesa personale), un’altra disciplina che insegna da anni. Al suo fianco ci sono da sempre Bruno Cenedese e Michela Lualdi che collaborano per la crescita di tutti gli atleti dell’associazione. «La Combat Soul è una famiglia di guerrieri». 

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