Tari: a Cassano costa di meno. Male Busto e Varese, sorridono i bar di Gallarate

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CASSANO MAGNAGO – Aprire un ufficio a Busto Arsizio può costare fino al doppio rispetto a Gallarate, città in cui i baristi sorridono rispetto ai colleghi di Saronno e Varese, dove i colleghi pagono per la tassa rifiuti rispettivamente quattro o cinque volte tanto. Per tantissime categorie imprenditoriali e per le utenze domestiche non ci sono però confronti: a Cassano Magnago la Tari resta la più economica. E’quanto si evince dallo studio realizzato dal sindaco cassanese, Nicola Poliseno, confrontando le aliquote delle cinque principali città della provincia di Varese in base ai dati deliberati e consultabili sul sito del ministero dell’Economia.

Il confronto

Per le utenze domestiche, Cassano batte tutti. All’ombra di Villa Oliva una famiglia composta da 3 persone spende ogni anno per lo smaltimento dei rifiuti 160 euro. Segue Saronno con 167, Busto Arsizio con 181, Gallarate con 185 e Varese con 209. Differenze macroscopiche si notano invece per quanto riguarda le utenze non domestiche. A Gallarate sono fortunati i bar, le pescherie, i fioristi e i negozi di ortofrutta, categorie penalizzate a Varese insieme a carrozzerie e autofficine. Nel capoluogo piangono anche falegnami, idraulici, elettricisti, parrucchieri ed estetisti. Busto bastona invece uffici, agenzie e studi professionali, nonché negozi di abbigliamento, cartolerie, calzature, ferramenta.

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Sostegno a famiglie e imprese

Sindaco cassano poliseno farmaciaPer le utenze domestiche, che sono circa il 63% dell’intero fatturato, il sistema di Cassano garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo. «A dimostrazione – commenta Poliseno – che fare la raccolta differenziata e avere una città snella e costruita sull’efficienza genera vantaggi economici al portafogli della cittadinanza e all’ambiente, visti i risultati soddisfacenti di raccolta differenziata». La tabella dimostra che a Cassano, in tutte le fasce dell’utenza domestica, la Tari è la più conveniente. E anche per il mondo imprenditoriale è un’isola felice. «Questa tabella – continua il sindaco cassanese – ci è utile a noi per capire a che livello siamo. E’ il risultato di un lavoro di anni di investimenti e di una politica che abbiamo introdotto dal 2013 di essere attrattivi per le aziende, anche sotto il profilo fiscale. In questi anni, dove le crisi economiche si sono diversificate e hanno colpito duramente il tessuto economico, la nostra città non ha subito desertificazioni, ma ha sempre tenuto con grande vivacità. Ora stiamo lavorando per un grande piano di sostegno che coinvolgerà ovviamente la Tari con importanti sconti alle attività che sono state colpite dal lockdown, cercando di differenziare tra attività. Inutile dire che i supermercati non avranno alcuno sconto».

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