BUSTO ARSIZIO – Prima il sequestro, ora il ripristino dei luoghi. Ovvero la rimozione a suon di ruspe (foto di repertorio) di quello che negli anni è diventato un vero e proprio insediamento abusivo in via XI settembre a Busto Arsizio. Lo stabilisce un delibera del Comune di Busto Arsizio che applica, ovviamente, la normativa.
Anche roulotte e auto distrutte
Dall’area di via XI settembre spariranno quindi i container, tettoie, muretti, un modulo abitativo e persino un recinto per animali, ghiaia e detriti, tutti piazzati sul terreno, di proprietà privata, senza alcun permesso. Lo scorso 31 gennaio il Comune aveva avviato nei confronti della proprietà un procedimento amministrativo per contestare, appunto, gli abusi più che evidenti. Abusi accertati da un accesso all’area effettuato lo scorso 8 febbraio dagli agenti del comando di polizia locale cittadino insieme ai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio. Si legge nella delibera: «All’interno del terreno erano inoltre visibili: roulottes, camion con cassone aperto, autovettura semidistrutta, rifiuti sparsi in prossimità dei container, contenitori di vernici, bombole del gas e contenitori in plastica, il tutto valutato dal referente dell’Ufficio Ecologia presente nel corso dell’accertamento. Dopo la conclusione degli accertamenti l’area è stata sottoposta a sequestro su disposizione della Procura della Repubblica Tribunale di Busto Arsizio».
Novanta giorni per i lavori
La proprietà dell’area ha fatto sapere, attraverso il proprio legale, di essere estranea alla vicenda ma di essere ugualmente disponibile a rimuovere i manufatti presenti sul terreno. La stessa proprietà ha ora a disposizione 90 giorni per eseguire l’intervento e ripristinare i luoghi. In caso contrario sarà il Comune ad eseguire i lavori caricando, però, i costi sul privato intestatario del terreno.