Il problema di Busto? Il traffico. Peggio che a Milano. Ma Antonelli non ci sta

BUSTO ARSIZIO – Con 42 ore perse ogni anno in coda e una velocità dell’ultimo miglio di 24 chilometri orari, Busto Arsizio è sesta in Italia e ottantesima nel mondo tra le città più congestionate ed è più trafficata persino di Milano. Lo stabilisce uno studio sul traffico globale di Inrix. Ma il sindaco di Busto Emanuele Antonelli non ci sta: «Il traffico è l’ultimo dei problemi di cui i cittadini possono lamentarsi». Rivendicando «accorgimenti come rotonde e sensi unici messi in campo in questi anni» per rendere più fluida la viabilità di Busto. Una sorta di Johnny Stecchino al contrario: se uno dei protagonisti del film di Roberto Benigni metteva in cima ai problemi di Palermo il traffico (per nasconderne altri ben più seri), il primo cittadino di Busto non vuole proprio accostare questo problema alla sua città. Anche perché, Autostrada e Sempione a parte, non sembra essere una preoccupazione quotidiana dei bustocchi.

La classifica globale

Lo studio di Inrix, società specializzata nell’analisi dei flussi di traffico, prende in considerazione oltre 100 città e metropoli nel mondo. Nella top ten italiana in testa c’è Roma, che è la 18esima città più trafficata al mondo, con 66 ore perse ad automobilista ogni anno. Segue Palermo, con 64 ore perse, dando almeno in parte ragione all’autista del Johnny Stecchino di Benigni. Poi altre tre città metropolitane: Torino (47 ore perse nel traffico), Genova (45), e Napoli (37). Al sesto posto, con 42 ore perse in coda, c’è Busto Arsizio, 80esima nella classifica globale, superando anche città come Firenze e Milano, oltre al capoluogo di provincia Varese, decima città più trafficata in Italia e 104esima nel mondo, con 37 ore perse.

Rotonde e sensi unici

«Sono dati che mi stupiscono perché non corrispondono assolutamente alla realtà di Busto Arsizio» ha dichiarato all’agenzia Adnkronos il sindaco Emanuele Antonelli, commentando la classifica di Inrix. «La nostra è una città in cui la viabilità è molto scorrevole anche grazie a una serie di accorgimenti messi in campo dall’amministrazione, come sensi unici e rotonde». Comprese quelle sul viale della Gloria, tra cui magari anche quella rotatoria della Coop che tanto sta facendo discutere, e che per Fratelli d’Italia, il partito del sindaco, «nessuno voleva».

«È l’ultimo dei problemi»

Ecco perché Antonelli, pur consapevole dell’«attrattività» della città in termini di «opportunità lavorative, scuole di eccellenza e impianti sportivi» e di «un numero di automobili molto elevato su una superficie magari più ridotta rispetto ad altre città», ha chiesto a Inrix i criteri sulla base dei quali è stata stilata la classifica. Dal suo punto di vista infatti «il traffico è proprio l’ultimo dei problemi di cui i cittadini possono eventualmente lamentarsi – fa sapere il sindaco di Busto – anzi il confronto con altre città vicine e molto simili dal punto di vista urbanistico ci induce sempre a considerare la nostra come una realtà felice, dove ci si sposta agevolmente e senza perdite di tempo». E in cui «non ci sono problemi per quanto riguarda i parcheggi che sono tanti, ben gestiti e organizzati».

Busto, il piano del traffico disegna la città delle rotonde. Altre 5 sul viale della Gloria

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