Tensione in Lega a Busto: Gualandris gela sul sindaco. Speroni va in silenzio stampa

Francesco Speroni e Stefano Gualandris

BUSTO ARSIZIO – Il neo-commissario provinciale Stefano Gualandris gela le ambizioni della Lega di Busto sul candidato sindaco e il segretario cittadino Francesco Speroni si mette in silenzio stampa. Non proprio un clima disteso nella riunione online del direttivo del Giovedì santo, in cui il gallaratese Gualandris ha debuttato di fronte alla battagliera sezione che punta i piedi per tornare alla guida del centrodestra in città.

I rumors

Dichiarazioni ufficiali non ce ne sono, perché il veterano Speroni, numero uno della sezione di corso Italia, è entrato «in silenzio stampa», e gli altri “big” preferiscono glissare. Ma i rumors che filtrano dalla riunione riferiscono di un’accesa discussione proprio tra l’ex ministro e il neo-commissario provinciale, che ha fatto il quadro della situazione a livello provinciale, delineando uno scenario di fatto già chiuso a Varese e Gallarate con i candidati leghisti Roberto Maroni e Andrea Cassani e in via di definizione a Busto Arsizio, con Fratelli d’Italia che ha messo sul tavolo la riconferma del sindaco uscente Emanuele Antonelli. E la Lega, ha detto con parole chiare Gualandris, «non può chiedere tre sindaci su tre» nelle grandi città della provincia di Varese.

Ambizioni gelate

Quindi, stando così le cose, le ambizioni della sezione di corso Italia, difese a spada tratta dal segretario cittadino Francesco Speroni invocando lo Statuto del movimento, sarebbero destinate a naufragare ancora una volta. Come già nel 2011, quando la candidatura di Claudio Tovaglieri fu bocciata dall’asse Bossi-Berlusconi, e nel 2016, quando furono le primarie del centrodestra a deludere le ambizioni di Paola Reguzzoni.

«Ma se non avete un Maroni da mettere sul tavolo c’è poco da fare» avrebbe fatto capire Gualandris. Per ora il candidato della sezione rimane ben coperto, ma rimane intatta la volontà di tornare ad esprimere il sindaco di Busto. Città che, è stato ricordato al commissario, «ha un peso che non può essere valutato solo in ottica provinciale, almeno in ambito regionale».

La candidatura alternativa

«E se dovesse emergere una candidatura alternativa a quella di Antonelli sostenuta dalla maggioranza della coalizione di centrodestra?» la domanda fatta a Gualandris, riferendosi all’ipotesi, su cui si sta ragionando nei corridoi dei palazzi, di convergere su una figura moderata, non necessariamente leghista, che possa essere appoggiata anche da Forza Italia, Idee in Comune, una parte di Fratelli d’Italia (quella che fa riferimento alla “dissidente” Mariangela Buttiglieri) e magari anche da altre forze civiche come Busto al Centro. In questo caso il commissario avrebbe risposto che la trattativa potrebbe finire sul tavolo nazionale, visto che il mandato che gli è stato affidato per il Varesotto è quello di tenere unito il centrodestra.

La sezione prova a resistere

Ora la Lega di Busto cosa farà? Spuntata nella comunicazione, con il silenzio di Speroni che arriva dopo le “indicazioni” di Gualandris sul coordinamento delle uscite sulla stampa, e caldamente “invitata” a non rompere il fronte del centrodestra (anche sulla vicenda Accam), ma sempre determinata a non mollare sul candidato sindaco e a resistere rispetto alla prospettiva di un Antonelli-bis. Una “Via Crucis”. «Ma a livello provinciale la quadratura non c’è – ammette una voce “ufficiosa” della sezione – e se il tavolo non vuole rimanere compatto noi le nostre carte ce le giochiamo fino in fondo».

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