BUSTO ARSIZIO – “Salvini traditore”, “Andatevi a nascondere” e altre contestazioni all’indirizzo del gazebo della Lega e dei suoi militanti. Le hanno rivolte alcuni dei manifestanti scesi in piazza a Busto contro il Green Pass, in contemporanea con le manifestazioni andate in scena in tutta Italia. Dopo essersi radunati in piazza San Giovanni, hanno improvvisato un corteo che ha attraversato via Milano, la via delle “vasche” dello shopping, passando davanti al banchetto del Carroccio, posizionato all’angolo con via Don Minzoni.
«Ci hanno aggredito verbalmente»
Nei confronti dei militanti che stavano raccogliendo le firme per i referendum sulla giustizia è partita una vera e propria «aggressione verbale», come la definisce Domenico Donadio, responsabile organizzativo della Lega di Busto. «Ci hanno rivolto frasi anche pesanti di contestazione e addirittura qualcuno stava per venire alle mani con un nostro militante. Una scena deplorevole e deprimente su cui riflettere. Erano tanti, noi abbiamo filmato tutto, e le forze dell’ordine hanno fatto scudo». Dopo l’«atto vandalico» denunciato settimana scorsa (che qualcuno sui social però ha minimizzato come l’effetto di una folata di vento), non c’è pace per il gazebo verde del Carroccio. Anche stavolta però i militanti non demordono: domani, 25 luglio, saranno ancora al loro posto, dalle 10 alle 12.30 in via Milano, ai Frati, a San Michele e San Giuseppe, e dalle 16 alle 19 solo in via Milano.
Le contestazioni dei “No Pass”
“Salvini traditore”, ma anche “Non avrete più il nostro voto”, oppure “dopo 30 anni di Lega vigliacco ci hai tradito”, e ancora “lecchino di Draghi” e “uno ha strappato la tessera”, fino ad “Andatevi a nascondere”: queste le frasi che i militanti leghisti si sono visti piovere addosso. Evidentemente colpevoli, perlomeno agli occhi dei “No Green Pass”, di aver avallato in consiglio dei ministri l’introduzione del “passaporto vaccinale” dal 6 agosto. «La manifestazione non era autorizzata» sottolineano gli esponenti della Lega, con malcelata preoccupazione. Ma al di là degli aspetti di ordine pubblico, il commissario della sezione di Busto Paola Reguzzoni non lo vede come un attacco politico: «Se la prendevano un po’ con tutti, siccome sono passati davanti al nostro gazebo se la sono presa anche con noi».
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