BaC: «Nuovi ITS e uno studio per attrarre milanesi in fuga per smart working»

BUSTO ARSIZIO – Uno studio per rendere più appetibile Busto Arsizio per i milanesi in smart working in fuga dalla metropoli e un progetto per nuovi ITS per la formazione post-diploma in città: sono le due proposte per i primi cento giorni di amministrazione che la lista civica Busto al Centro ha rivelato nel corso della consueta conferenza stampa sul programma che si è svolta stamattina, 22 settembre, dedicata ai temi dell’economia e del lavoro. «Il Comune ha poche armi su questi fronti ma qualcosa si può fare per sostenere l’occupazione e aiutare le imprese» sottolinea Gianluca Castiglioni, candidato sindaco del movimento civico centrista.

Busto appetibile per nuovi residenti

«Per diventare appetibile a potenziali nuovi residenti non bastano quattro manifesti in giro per Milano dove diciamo, noi, che è bello vivere a Busto – afferma il capolista di BaC Gianfranco Bottini – nessuno vuole dire che è brutto ma è normale, e per rendere Busto attrattiva occorrerà quantomeno rinnovare e rendere più gradevole il centro cittadino. Ma quel che proponiamo noi, fin da subito, è uno studio specifico. Essenziale per poter cogliere questa opportunità data dal cambiamento delle abitudini e delle esigenze abitative legato alla diffusione dello smart working. Che potrebbe avere buoni riflessi in una città come Busto che ha un ampio patrimonio edilizio invenduto».

Più ITS in città

Un’altra opportunità da cogliere, sempre per Bottini, è quella offerta dal Pnrr, che prevede lo stanziamento di ingenti risorse sugli ITS, gli istituti tecnici superiori post-diploma che «rappresentano l’anello di congiunzione ideale tra scuola e mondo del lavoro». L’amministrazione comunale, questo il ragionamento di BaC, «deve fare la sua parte per progettare e mettere a disposizione spazi per nuovi ITS. Subito, perché i tempi sono strettissimi: serve un progetto entro dicembre, che è la data per definire gli stanziamenti». Per Gianfranco Bottini infatti «non bastano le idee, bisogna progettare. E c’è da correre per cogliere un’occasione che può dare opportunità ai giovani e creare posti di lavoro qualificati». E non basta nemmeno mettere a disposizione degli ITS esistenti «qualche spazio buttato lì, dove finisce tutto». Il riferimento è a Malpensafiere, dove si trasferirà provvisoriamente la sede di ITS Incom.

Sostegno ai negozi di vicinato

Gli altri temi centrali sul fronte dell’economia e del lavoro li delinea il candidato sindaco Gianluca Castiglioni: da un lato, «i servizi in zona industriale a Sacconago, dove l’amministrazione non ha mantenuto la promessa del centro servizi con centro cottura», dall’altro il sostegno al commercio di vicinato, che «a Busto risente di una politica schizofrenica, che prima, negli anni ’90, ha lasciato fuori dai confini la grande distribuzione, poi ha favorito il proliferare di esercizi di media distribuzione che con la loro concorrenza penalizzano i negozi di vicinato». Settore quest’ultimo, che necessita di «supporto, incentivi e riduzioni fiscali», ma anche di una «governance più chiara, che metta da parte i personalismi, per lavorare tutti insieme per il bene di Busto».

La politica commerciale

Il riferimento, esplicitato da Bottini, è alla «conflittualità tra i vari enti» che sovrintendono al commercio (DUC, comitato centro cittadino e associazioni di categoria): «Occorre rivedere la governance con una regia più autorevole da parte dell’amministrazione, che si occupi del commercio non solo come vetrina anche propagandistica». Perché, rimarca il capolista di Busto al Centro, «c’è da affrontare il problema del centro in difficoltà, con un commercio asfittico». Ma c’è anche un problema più generale, che si sintetizza in una domanda: «A Busto esiste una politica commerciale? – si chiede Bottini – l’esempio è l’area di Sacconago, con una fila di supermercati dissennata. Non si sa per scelta politica o solo per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione, nel silenzio delle associazioni di categoria».

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