Busto al Centro parte dal centro…storico. «Due porte d’ingresso e basta precarietà»

BUSTO ARSIZIO – Busto al Centro parte dal… centro. Storico. «Serve una visione organica e definitiva, con un intervento a 360 gradi a partire da un’idea complessiva, prima di pensare alle pedonalizzazioni. E il centro dovrebbe avere due vere “porte d’ingresso”, da piazza Garibaldi e da corso Europa». Sono alcune delle proposte avanzate dal candidato sindaco dei civici centristi Gianluca Castiglioni, nella prima conferenza sul programma organizzata in tandem con il capolista Gianfranco Bottini. Che rilanciano l’inversione del senso unico di via Montebello e il progetto di rinascita di piazza Vittorio Emanuele elaborato dal “team” di architetti di BaC.

Le priorità d’intervento

La sfida di Castiglioni & C. riparte dal centro. Non quello politico ma quello storico. Oggi «trascurato», nelle intenzioni di BaC deve «ritrovare un’identità ed essere valorizzato», toccando i diversi aspetti che gli competono, «decoro, arredo urbano, verde, illuminazione, servizi, affitti, barriere architettoniche». Per i centristi occorre «garantire la piena occupazione degli spazi commerciali sfitti, anche con incentivi urbanistici ed economici», migliorare il verde «pressoché assente» e l’arredo urbano «oggi scoordinato e di qualità mediocre, mentre potrebbe rendere più attrattivo e accogliente il centro». E ancora, serve implementare i servizi, come «pulizia e lavaggio strade, disinfestazione, sorveglianza degli stabili occupati abusivamente» ma anche «il personale addetto alla sicurezza, con i vigili di quartiere» e intervenire sulle «tariffe dei parcheggi, differenziandole per giorni e orari» per incentivarne l’utilizzo.

Le due “porte d’ingresso”

Solo dopo aver messo mano a tutte queste priorità, chiarisce Gianluca Castiglioni, si potrà «pensare ad un’eventuale estensione dell’isola pedonale» del centro storico, posto che ogni iniziativa in questo senso va «attuata coinvolgendo» residenti e commercianti delle zone interessate. Per Busto al Centro inoltre è essenziale dare «un’identità alle aree d’accesso» al centro: da un lato, l’imbocco di via Milano da piazza Garibaldi, che dovrebbe essere «una vera porta d’ingresso» per la quale BaC ha già «studiato delle soluzioni», e dall’altro, il corso Europa che o«ggi è una specie di tangenzialina ma che ha tutto lo spazio per essere migliorata con il verde e la valorizzazione dell’arredo urbano» per diventare a tutti gli effetti «la seconda porta d’ingresso» al centro storico.

Il futuro delle piazze

Infine, c’è la grande questione delle piazze. I candidati di BaC si soffermano su due in particolare. Piazza Santa Maria, «ancora oggi inattuata» e costretta in una situazione che Bottini definisce «di precarietà, da lavori in corso». Ecco che la proposta è di «individuare una soluzione, in accordo con chi vive e lavora in quella zona, e metterla coraggiosamente in atto una volta per tutte» per uscire da quella condizione di «sperimentazione “infinita”» che va avanti ormai a tempo indeterminato. A partire dalle proposte di Busto al Centro di «inversione del senso di marcia di via Montebello» e «l’apertura dei vicoli di collegamento tra il parcheggio di San Michele e il centro». E poi c’è piazza Vittorio Emanuele, «una cattedrale nel deserto – la descrive Castiglioni – nemmeno tanto curata. Non ha pace da quando ha visto la luce, tra una pezza e l’altra»: qui la soluzione è il già svelato progetto di rinascita di BaC, che per Bottini «rappresenterebbe un volano di cambiamento».

I candidati di Busto al Centro. Bottini: «Castiglioni più civico e moderato di tutti»

busto arsizio centro storico – MALPENSA24