Arrestato per truffa il presidente del Consorzio che ha comprato la Pro Patria

stadio speroni napoli

BUSTO ARSIZIO – Una vera bomba, che esplode alla vigilia della presentazione ufficiale dei nuovi padroni della Pro Patria: Roberto Galloro, presidente del consorzio Sgai (che ha appena rilevato la società bustocca da Patrizia Testa) è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi truffa nel settore energetico condotta dalla guardia di finanza di Aosta.

La retromarcia dell’amministrazione sulla presentazione

Nel frattempo, è arrivata anche la notizia che è cambiata la sede della presentazione dei nuovi proprietari della Pro Patria. Non più a Palazzo Gilardoni, bensì allo stadio Speroni.

Mondo biancoblù in subbuglio

Nelle ultime settimane si sono agitate parecchio le acque del mondo tigrotto. Dalla incompatibilità del presidente Patrizia Testa, eletta in consiglio comunale con la lista del sindaco Emanuele Antonelli, alla cessione (obbligata dopo la scelta di restare a Palazzo Gilardoni) della società è stato un susseguirsi di colpi di scena e di polemiche. Che sembravano sopite con l’annuncio dei nuovi padroni napoletani del vapore biancoblù, presentati con una serie di solide credenziali.

Occorre precisare che Roberto Galloro, presidente del Consorzio Sgai, realtà che si occupa dell’Ecobonus, non avrebbe ricoperto alcun ruolo dirigenziale nella Pro Patria, poiché la presidenza (così è stato annunciato) verrà ricoperta da Domenico Citarella, direttore delle vendite e del marketing del consorzio.

L’inchiesta

Nell’operazione, condotta dalla guardia di finanza di Aosta, sono state arrestate 17 persone per una maxi truffa nel settore energetico che comportava il rincaro delle bollette. Altre 5 persone sono state arrestate dalla polizia tedesca di Duisburg (4 tedeschi e un italiano) residente in Svizzera. Inoltre sono stati sequestrati beni per 41 milioni di euro. Tra gli arrestati c’è anche Roberto Galloro, al quale sono state sequestrate anche anche due ville di pregio. La truffa è inerente a traffico di “certificati bianchi”, titoli di efficienza energetica, che alle aziende distributrici di energia danno diritto a un contributo pubblico attraverso un prelievo effettuato in bolletta.

Consorzio Sgai estraneo

A stretto giro di posta, dopo che la notizia dell’arresto di Galloro è circolata sui media, arriva la nota ufficiale del Consorzio Sgai in cui si legge che «l’indagine si riferisce a fatti non legati in alcun modo alla società e addirittura precedenti alla sua fondazione».

Rispetto alle vicende riportate nelle ultime ore da organi di stampa e che vedono coinvolto il presidente Roberto Galloro, Consorzio Sgai precisa che l’indagine si riferisce a fatti non legati in alcun modo alla società e addirittura precedenti alla sua fondazione. La vicenda non intacca in alcun modo l’operatività dell’attività di Sgai il cui riconosciuto livello dei servizi offerti è risultato dell’elevata esperienza nel settore e della professionalità delle persone che vi lavorano, in collaborazione con primary companies nazionali e internazionali. La società è certa che la magistratura farà luce sul coinvolgimento del presidente Galloro nella vicenda dimostrandone la totale estraneità ai fatti, che saranno chiariti nelle sedi opportune».

 

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