Il Pd di Busto tra Verga e Maggioni. E poi saranno primarie con Amanda Ferrario?

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Da sinistra Valentina Verga, Maurizio Maggioni, Amanda Ferrario

BUSTO ARSIZIO Valentina Verga o Maurizio Maggioni? E chi tra due la spunterà al termine del direttivo in programma questa sera (martedì 2 febbraio) nella sede del Partito Democratico di viale della Repubblica di Busto Arsizio, sarà il candidato di bandiera dei dem e di chi strada facendo si accoderà, oppure andrà a giocarsi le chance di candidatura a sindaco alle primarie allargate? Il doppio quesito forse semplifica un po’ troppo la posizione al momento ingarbugliata in cui si trovano i piddini bustocchi. Partito non spaccato, ma per ora dibattuto sul “che fare”. Perché è inutile girarci in giro, il nome di Amanda Ferrario ha avuto l’effetto di un ceffone che ha costretto il Partito Democratico a guardare la situazione da un punto di vista inedito e non calcolato.

Detto in politichese

Il giovane Paolo Pedotti sa avere in mano un gomitolo da dipanare: ci sono equilibri da mantenere, ambizioni da non soffocare in culla, sensibilità da non urtare nel momento topico. Ma c’è anche un dibattito vivo come non è mai stato negli ultimi anni. Con una serie di paletti fissati, ma una direzione da prendere che ancora non è chiara. Tant’è che il segretario pesa le parole: «Noi abbiamo ancora alcuni passaggi da fare al nostro interno. Abbiamo escluso le primarie interne, ci sono sul tavolo due nomi e guardiamo con interesse anche all’area civica e di centro per capire se da loro arriva un segnale di discontinuità con questa maggioranza». Oltre a «cercare di capire se c’è la possibilità di costruire una colazione solida, basata sui temi, prima che sui nomi, con le forze politiche che hanno proposto Amanda Ferrario». In sintesi: “Al momento siamo in mezzo al guado. E su quali pesci pigliare lo si capirà nei prossimi incontri”.

Visioni, ma non divisioni

I maligni dicono che quello in corso tra i dem sia qualcosa di più di un dibattito. Scazzi abbastanza pesanti per l’esattezza. Forse perché discussioni così vive non capitavano da tempo. Di certo nel Partito Democratico di Busto c’è chi chiude alle primarie allargate e quindi anche sul nome di Amanda Ferrario e chi invece mette sul tavolo la storia del Partito Democratico, che non può giocare una partita di retroguardia esclusivamente nella propria metà campo e che, per forza, tradizione e organizzazione deve avere il coraggio di misurarsi. Anche con il nome della preside dell’Ite Tosi. In sintesi: “Scegliamo il nostro candidato e misuriamoci con primarie allargate. Se il metodo non andrà bene lo dicano gli altri. Noi non possiamo avere paura“.

Busto, l’ex preside dell’Ite Amanda Ferrario candidata sindaco di M5S e sinistra

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