Gallarate ci crede: «Con Palazzo Minoletti riqualifichiamo anche piazza Garibaldi»

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GALLARATE – Insieme a Palazzo Minoletti compare anche l’antistante piazza Garibaldi nella proposta per l’Accordo di rilancio economico sociale e territoriale attraverso cui il Comune di Gallarate punta ad attrarre investitori privati e finanziamenti regionali fino a due milioni di euro. E non è caso. «E’ innegabile che una riqualificazione vada fatta», hanno detto il vicesindaco Rocco Longobardi (Forza Italia) e l’assessore Francesca Caruso (Fratelli d’Italia) nel corso della conferenza convocata oggi, 23 febbraio, per illustrare i dettagli di Arest chiamando a raccolta il mondo imprenditoriale. 

Un gioiello da rivalutare 

Palazzo Minoletti «è un gioiello della città inserito in una posizione strategica», ha sottolineato Caruso. E Arest, ovvero l’opportunità che Regione Lombardia offre come volano per l’attrattività, la competitività di territori e imprese e il sostegno all’occupazione, è l’occasione che il Comune di Gallarate stava cercando per far riaprire l’ex Casa del Fascio e insieme a essa riqualificare la piazza Garibaldi, oggi soltanto un parcheggio come ha laconicamente sottolineato anche il senatore Adriano Galliani nella sua ultima visita in città lo scorso settembre. «Non siamo qui ora a dire che vada chiusa o meno alle auto, ma è innegabile che vada riqualificata perché è un biglietto da visita interessante per la nostra città», ha aggiunto Longobardi. Arest è secondo lui «un’occasione unica, di non facile realizzazione». Ma il Comune stavolta ci crede.

Investitori cercasi

Per ottenere i fondi di Arest c’è un obbligo perentorio: il Comune deve necessariamente avere come partner un soggetto privato (impresa, gruppi di imprese, associazioni) da selezionarsi secondo le procedure di evidenza pubblica. «E maggiore è la partecipazione economica del privato, più si alza il punteggio in graduatoria per ottenere il finanziamento di Regione Lombardia», ha rimarcato Caruso.
Per questo motivo i due componenti della giunta Cassani hanno convocato per il 3 marzo i vertici di Confesercenti, Confcommercio, Univa, Confartigianato e Camera di Commercio. Se per il Comune si tratta di un’opportunità interessante per rilanciare e creare occupazione in una parte nevralgica del centro storico, anche per il mondo imprenditoriale si tratta di mettere in atto un’operazione immobiliare a condizioni stravantaggiose. Con Arest, infatti, scegliere di insediare un’attività economica a Palazzo Minoletti significa poter ottenere un cofinanziamento al 50 per cento fino a 2 milioni di euro. Quando ricapiterà un’occasione simile?

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