A Busto un festival tira l’altro. Tocca alla fotografia con l’Europhotofestival di Afi

BUSTO ARSIZIO – Finito un festival ne inizia subito un altro. Con il Baff in pieno svolgimento, a palazzo Cicogna si scaldano i motori per la decima edizione del Festival Fotografico Europeo. «È il quarto dei nostri nove festival che presentiamo» fa notare la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, affiancata dal direttore artistico Claudio Argentiero, fondatore e “anima” dell’Archivio Fotografico Italiano, che organizza la manifestazione. Fulcro a Busto Arsizio, ma eventi e mostre fotografiche – 25, tutte gratuite – in programma anche in altri cinque Comuni (Legnano, Castellanza, Gallarate, Cairate e Castiglione Olona), tra il 9 aprile e il 22 maggio.

L’artista russo: «Non lo escludiamo»

«Abbiamo fatto una scelta fotografica molto umanistica – così il direttore Argentiero introduce il programma delle mostre – ci interessava approfondire temi che si intrecciano anche con l’attualità e mettere un punto focale su questioni sociali che inducono a riflettere». Non si parlerà direttamente della guerra, questione ancora troppo “calda” per poter essere tradotta in una mostra, ma qualche scelta è stata fatta. Come quella di confermare la presenza di un fotografo russo, Emil Gallautin, che esporrà al Castello Visconteo di Legnano: «Racconta l’umanità della vita quotidiana della periferia russa – sottolinea Argentiero – non lo escludiamo perché sarebbe assurdo. La sua è arte, lui è contro la guerra e il problema non si pone». Tanto che i suoi scatti saranno esposti a fianco della mostra “Slava Ukraini” di Roberto Travan. Del resto, ricorda l’assessore Maffioli, «la cultura è luce per le menti e ponte tra i popoli, ed è questo che porta a non escludere nessun fotografo solo per la sua nazionalità».

La decima edizione

Claudio Argentiero e gli scatti di Roberto Villa sul set de “Il fiore delle Mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini

Un vero passaggio di testimone, con il B.A. Film Festival, che si chiude sabato 9 aprile. Neanche 24 ore dopo, domenica 10 aprile alle 18, a palazzo Cicogna verrà inaugurato il Festival Fotografico Europeo, che compie dieci anni. «Forse l’appuntamento culturale che meglio traduce il concetto di cultura diffusa – sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – perché anche quest’anno sono molteplici gli spazi in cui il festival si declina, valorizzando tanti luoghi di bellezza di questa città e del territorio». A partire proprio da palazzo Cicogna, che sarà il cuore del festival a Busto, insieme ad altre location, sette pubbliche e cinque private.

Il lato sociale del festival

Ci sarà anche uno sfondo sociale. «Credo sia la prima volta che ci sono momenti di inclusività in due festival che sono pilastri culturali, come il Baff e il festival fotografico europeo – l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni – da un lato con Anna Ruggiero “fotografa speciale” di Anffas Ticino e dall’altro con il progetto curato dai CDD Bellotti Pensa e Ada Negri, con l’ICMA: le foto di sguardi di ragazzi e operatori dei nostri centri diurni per disabili montati in un filmato che andrà in loop durante la mostra. La cultura include ed è fatta per tutti, a 360 gradi. Sono contenta che ci sia spazio anche per i nostri ragazzi speciali».

Le voci dell’inclusione

«Anna vive da oltre 35 anni nella nostra comunità e ha iniziato con il laboratorio fotografico arrivando a produrre lavori apprezzabili – spiega Bruna Macchi, presidente Anffas Ticino – per la prima volta espone al pubblico, una grande opportunità di condivisione e promozione di un percorso inclusivo».

«L’arte, il talento e le persone non hanno etichette – spiegano le responsabili dei CDD Raffaella Ganzetti (Bellotti Pensa) e Raffaella Sala (Ada Negri) un concetto che portiamo avanti da tanto tempo ed è il motore di una era inclusione dove la diversità venga considerata ricchezza».

Ci sarà anche una mostra (allo Studio A&A di Busto) che, suo malgrado, è diventata di grande attualità di Pino Bertelli, «sull’infanzia contaminata di Chernobyl, in una città come Busto – sottolinea Argentiero – molto sensibile perché da tanti anni accoglie i bambini di Chernobyl».

I protagonisti

Una delle foto di Giorgio Lotti in mostra a palazzo Cicogna

Tra i nomi più noti che esporranno ci sono Giorgio Lotti, uno dei grandi fotografi italiani che ha documentato il ‘900 sulle pagine di Epoca; Monika Bulaj, una delle più grandi fotografe italo-polacche, che racconta piccole storie del mondo con la fotografia; Roberto Villa che nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini propone la mostra sui luoghi del set del film “Il fiore delle Mille e una notte”. Alla galleria Boragno sono in programma due mostre, una sui migranti siriani di Charley Fazio e l’altra sullo storico patron del Giro d’Italia Vincenzo Torriani, alla cui presentazione è atteso nientemeno che Linus di Radio Deejay. Alla Fondazione Bandera esporrà Valter Iannetti, che ha vissuto per otto mesi in Afghanistan quando ancora era presidiato dalle forze Nato, e al centro giovanile Stoà Ugo Panella, che ha documentato per Pangea la vita delle donne afghane che grazie al microcredito avevano potuto tornare ad una vita dignitosa, prima che tornassero i Talebani. Infine Bottega Artigiana dedica una mostra alla moda, un percorso nel costume con scatti anche di fotografi importanti come Giovanni Gastel.

busto arsizio festival fotografico europeo – MALPENSA24