«Varese is beautiful»: dietro le quinte dei mondiali di canottaggio alla Schiranna

VARESEÈ una settimana speciale quella che sta vivendo Varese, e in particolare l’area della Schiranna, dove risuonano tantissime lingue diverse provenienti dai cinque continenti. Un’atmosfera che solo i grandi eventi sportivi sanno dare, e che rimanda alla memoria i mondiali di ciclismo del 2008 e gli altri appuntamenti internazionali del “remo” degli scorsi anni. I mondiali under 19 e under 23 di canottaggio sono una grande festa di pubblico e di sport, che va in scena davanti agli occhi degli spettatori ma anche dietro le quinte al Parco Zanzi.

Colori e bandiere da tutto il mondo

Il cuore dell’evento è l’area in riva al Lago di Varese, che pullula di tifosi da tutto il mondo dal primo mattino fino al tardo pomeriggio. Nei primi tre giorni di gare si sono già sfidati complessivamente circa 1500 atleti in 119 regate. Le tribune, completamente soldout, sono prese d’assalto a tutte le ore del giorno, con gli appassionati di canottaggio di oltre 60 diverse nazioni che sostengono i propri campioni. Uno spettacolo di colori, tra magliette, cappellini, bandiere e striscioni che fanno di Varese una vera e propria capitale internazionale dello sport.

Grande affluenza

Ma il pubblico non affolla solo le tribune: anche gli spazi limitrofi in riva al lago sono sempre pieni di supporter che sfidano le temperature bollenti di questi giorni, riparandosi ad esempio con gli ombrellini che portano orgogliosamente i colori della propria nazione. Già superata quota 5000 presenze. L’affluenza di spettatori è continua, così come il viavai degli autobus che trasportano le squadre e dei taxi che raggiungono la Schiranna. Le aree parcheggio destinate al pubblico sono piene e la maggior parte delle targhe presenti è straniera.

L’altro mondiale

Ma c’è anche tutto un altro mondo, invisibile ai più: si tratta dell’area riservata agli atleti e allo staff tecnico, presso il Parco Zanzi. Un mondiale nel mondiale, dove la vita quotidiana dei giovani canottieri scorre scandita da momenti rituali ben precisi. Molte attività sono dedicate alle imbarcazioni, sia prima che dopo le gare. Fondamentali poi gli allenamenti, con sessioni al vogatore per mantenere il livello di forma sempre al top. Gli ampi spazi verdi del parco offrono agli atleti anche l’occasione per momenti di relax e condivisione.

Varese is beautiful

A stilare un primo bilancio su come sta andando la settimana di gare, che si concluderà nel weekend con le finali, è il direttore del comitato organizzatore Pierpaolo Frattini. «Sta funzionando tutto bene: i numeri delle presenze sono “monstre” e ci mettono a dura prova ma stiamo reagendo bene: tutti lavorano al massimo». Frattini mostra grande soddisfazione per la grande affluenza di pubblico e sottolinea che il giudizio di atleti e addetti ai lavori è unanime nei confronti della Schiranna. «Sono tutti contenti e riceviamo tantissimi complimenti: “Varese is beautiful” è la frase che risuona di più al Parco Zanzi».

I soccorsi

Protagonisti silenziosi sono anche i soccorritori del Sogit Gaggiano dell’ordine di San Giovanni, che sono costantemente attivi per garantire la sicurezza di atleti e spettatori. Otto persone sono sempre presenti sull’acqua con quattro mezzi (tre acquabike e un gommone) dalle 7.15 alle 19.45 per coprire sia le gare che le sessioni di allenamento. «Ad oggi siamo intervenuti in tre occasioni – dichiara Carlo Bianco, coordinatore della Regione Lombardia – e ogni situazione è stata risolta per il meglio. Il 95% degli interventi avviene a fine gara per soccorrere gli atleti stremati dalla fatica, ma siamo ovviamente preparati per ogni evenienza». Da parte del coordinatore va il ringraziamento ai soccorritori impegnati nell’arco della settimana, che sono tutti volontari.