Anche la Ciclovia Lago Maggiore tra le 4 nuove ciclovie nazionali in Lombardia

MILANO – La Lombardia potrà fregiarsi di 4 nuove ciclovie nazionali: tra queste anche la Ciclovia Lago Maggiore. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha in corso l’approvazione del Piano Generale della Mobilità ciclistica che prevederà la proposta di Regione Lombardia di includere questi 4 percorsi nel sistema delle Ciclovie nazionali, oltre a quelli già riconosciuti di interesse regionale.

Visibilità e finanziamenti

«Il riconoscimento delle nuove Ciclovie nazionali – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi – premia gli sforzi di Regione Lombardia che aveva avanzato una specifica richiesta al Ministero. Entrare nel circuito delle Ciclovie nazionali significa ottenere maggiore visibilità a vantaggio di percorsi che attraversano territori meravigliosi. E significa, nel contempo, poter accedere ai finanziamenti solitamente previsti per questa tipologia di infrastruttura sostenibile, considerate infrastrutture di interesse strategico nazionale».

Anche il Lago Maggiore

Queste le 4 nuove Ciclovie nazionali che interessano il territorio lombardo:

  • Ciclovia Lago Maggiore: percorso che si collega con Regione Piemonte e Svizzera, lunghezza parte lombarda di circa 100 km
  • Ciclovia Alpina: percorso che dalla Provincia di Brescia si collega alla Provincia Autonoma di Trento, lunghezza parte lombarda di circa 70 km
  • Ciclovia Milano-Monaco: percorso che collega Milano con Monaco, tramite il Lago di Endine, il Passo del Tonale e la Provincia Autonoma di Trento, lunghezza parte lombarda di circa 200 km
  • Ciclovia Anello Iseo: percorso ad anello intorno al lago, lunghezza di circa 80 km

Mobilità dolce

«Per questi 4 nuovi tracciati – prosegue l’assessore Terzi – Regione si è già impegnata molto concretamente mettendo a disposizione risorse per la progettazione e realizzazione di alcuni tratti. Stanziamenti che si aggiungono a quelli messi in campo in questi anni per la Vento, la Sole e la Garda e per tutte le altre piste ciclabili finanziate con ingenti risorse del Piano Lombardia e del POR FESR. La mobilità dolce per noi è un fondamentale fattore di sviluppo dei territori, dell’economia locale e del turismo».