OLGIATE OLONA – Accolto da tanti olgiatesi, tra i quali molti giovani, monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, è arrivato poco dopo le 10 di oggi, domenica 10 febbraio, davanti al cimitero di Olgiate Olona. Monsignore ha scelto di iniziare così la sua visita pastorale in paese: con un momento di preghiera per i defunti, che è diventato spunto di riflessione rivolto soprattutto ai giovani, e una passeggiata circondato dai fedeli per tutto il paese sino alla chiesa parrocchiale. Ad accoglierlo tutte le autorità civili, religiose e militari della comunità. Accolto da un applauso ha varcato la soglia del camposanto tra due ali di fedeli raggiungendo la cappella del cimitero dove ad accoglierlo ha trovato tanti ragazzi e uno striscione: «E’ tra noi il vescovo Mario».
«Chi riposa qui ha costruito la nostra comunità»
«Grazie per aver voluto essere presenti a questo momento semplice ma importante – ha detto l’arcivescovo di Milano – Una visita al cimitero è un doveroso riconoscimento a chi ha partecipato attivamente alla vita della comunità, a chi l’ha servita, ha chi ha combattuto per noi. Qui riposano amici, famigliari, volontari, preti e uomini caduti in guerra». Monsignore ha proseguito: «La loro vita ha contribuito alla costruzione di ciò che vediamo oggi. Un momento di preghiera è un momento di doverosa gratitudine – ha detto Delpini – Ma anche un momento per riflettere sulla morte. Una morte che certo ferisce, quando si perde chi si ama, ma che non è la fine di tutto come invece pare sia diventata abitudine credere per alcuni oggi. I nostri cari sono vivi in Dio». Monsignore si è poi rivolto ai tanti giovani presenti: «Chi riposa qui ha vissuto in saggezza. La consapevolezza della morte deve portare saggezza soprattutto tra i giovani: ragazzi non sprecate la vostra vita, non mettetela a repentaglio con comportamenti rischiosi. La vita è preziosa e bellissima». Monsignore ha poi raggiunto a piedi, seguito da un lungo corteo la chiesa parrocchiale del centro, fermandosi lungo il percorso nella piccola chiesa dei santi Innocenti all’interno del cortile di Villa Gonzaga.