Provinciali, rischio astensionismo sulla sfida presidenziale tra Antonelli e Magrini

Dialogo interrotto: scintille al Tpl tra Magrini e Antonelli

VARESE – Conto alla rovescia a Villa Recalcati: domenica 29 gennaio dalle 8 alle 20 seggio aperto per l’elezione del nuovo presidente. Due i contendenti alla poltrona presidenziale: Emanuele Antonelli, presidente in carica di Fratelli d’Italia e Marco Magrini, consigliere provinciale e sindaco di Masciago Primo. Fare un pronostico non è semplice, poiché anche gli addetti ai lavori (da una parte e dall’altra) parlano di partita aperta e ancora tutta da giocare.

Le elezioni del presidente della Provincia sono il primo test importante e precedono di solo due settimane il più complesso banco di prova delle Regionali. Sono in molti, infatti, che senza darlo a vedere, osservano quanto si sta muovendo sullo scacchiere politico di Villa Recalcati. Certo Antonelli gioca la sua partita da uscente: alle sue spalle ha Fratelli d’Italia, partito che sta viaggiando a gonfie vele e (sulla carta) tutto il centrodestra. Ma anche Marco Magrini nutre le sue ambizioni. L’uomo delle valli del Nord, infatti, è supportato da un gruppo di sindaci e amministratori civici e ha incassato il supporto di Partito Democratico e Terzo Polo (anzi di Italia Viva, poiché di Azione non c’è traccia).

Inoltre per la prima volta sulle elezioni provinciali incombe il rischio astensione. Non sono pochi a sostenere che gli amministratori che sceglieranno di disertare le urne non saranno pochi. Di certo, se ciò accadrà, sarebbe clamoroso.

L’appello ai candidati di Avviso Pubblico

«La diffusione della cultura della legalità è uno dei più importanti compiti di un’istituzione pubblica, che deve essere capace di produrre al suo interno gli “anticorpi” necessari a contrastare qualsiasi forma di illegalità e criminalità. Per raggiungere risultati concreti in questa direzione è necessario lavorare insieme e costruire alleanze sul territorio», è questo il commento Cristina Borronivicesindaco di Castellanza e Coordinatrice di Avviso Pubblico per la provincia di Varese, all’Appello lanciato da Avviso Pubblico in vista delle prossime elezioni provinciali.

Il documento di Avviso Pubblico contiene dieci impegni concreti per promuovere legalità e trasparenza contro mafie e corruzione. Chiediamo ai candidati che lo sottoscrivono una dichiarazione pubblica di rifiuto dei voti di mafiosi e corrotti; l’impegno a inserire nel programma elettorale il tema della prevenzione e del contrasto alle mafie, alla corruzione e all’evasione/elusione fiscale; l’istituzione di un assessorato o di una delega specifica su questi temi, formando il personale dell’ente; il riutilizzo a fini istituzionali o sociali dei beni confiscati; maggiore accesso agli atti e accordi di collaborazione con le istituzioni che lavorano nella prevenzione di riciclaggio e usura; azioni di prevenzione sul gioco d’azzardo; monitoraggio e il controllo delle opere finanziate con il PNRR.

I dieci punti

Mafie e corruzione, anche in Lombardia e nella provincia di Varese, rappresentano una minaccia attuale, concreta e pervasiva per la nostra democrazia, la nostra economia e la nostra sicurezza, e non possono essere affrontate soltanto dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia. La repressione da sola non basta. Serve, contemporaneamente, un’azione di prevenzione fondata sulla partecipazione civica ed elettorale nonché sull’esercizio concreto di una politica e di una amministrazione credibili, trasparenti, competenti e responsabili. 

Ai candidati che sottoscrivono questo Appello chiediamo 

  • di dichiararepubblicamentedirifiutareivotiequalsiasialtraformadisostegnodapartedichi vive e opera nella criminalità e nell’illegalità 
  • di impegnarsi ad inserire nel programma elettorale il tema della prevenzione e del contrasto alle mafie, alla corruzione e all’evasione/elusione fiscale
  • di impegnarsi per istituire un assessorato, o una delega specifica, sui temi oggetto di questo appello, adoperandosi affinché sia attivata anche una voce specifica nel bilancio dell’ente e sia prevista la costituzione di parte civile in processi afferenti i reati di mafia e corruzione 
  • di impegnarsiafarfinanziareprogrammidiformazionedelpersonaledipendentedell’enteedegli amministratori, nonché progetti di promozione della cultura della cittadinanza attiva e responsabile dedicati ai giovani, sia studenti che non 
  • di impegnarsiaffinchél’enteutilizziperfinalitàdicarattereistituzionaleesocialeibeniconfiscati presenti sul territorio 
  • di impegnarsi affinché l’ente favorisca l’accesso agli atti e promuova l’utilizzo di strumenti e linguaggi che consentano ai/alle cittadini/e di poter conoscere e comprendere con facilità i contenuti e le motivazioni delle scelte amministrative assunte, anche promuovendo percorsi di Open Government e cittadinanza monitorante, in collaborazione con organizzazioni attive in questo campo 
  • di impegnarsiperfarattivarestrumentiesottoscrivereaccordidicollaborazionetral’enteele istituzioni preposte a prevenire e a contrastare l’evasione/elusione fiscale, l’usura e il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, favorendo il processo di digitalizzazione dell’ente, la condivisione e l’incrocio dei contenuti delle banche dati 
  • di impegnarsi per favorire l’utilizzo da parte dell’ente dello strumento dei Patti di integrità al fine di introdurre nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e nelle concessioni amministrative, anche in materia urbanistica e di edilizia privata, specifiche clausole che integrino quelle normativamente previste e responsabilizzino i privati che entrano in rapporto con l’Ente 
  • di impegnarsi, in materia di gioco d’azzardo, a sensibilizzare il territorio provinciale e le amministrazioni comunali affinché vengano messe in campo iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto 
  • di impegnarsi per favorire il monitoraggio e il controllo delle opere finanziate con il PNRR, riconoscendo le centrali uniche di committenza e la sottoscrizione di appositi protocolli con la Prefettura, le Forze di Polizia ed altri enti interessati quali misure per prevenire e contrastare l’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici.