Svolta storica, Ryanair riconosce i sindacati

Covid ryanair torna volare

MALPENSA – Ci sono voluti anni di battaglie sottotraccia, ma finalmente Ryanair ha confermato di aver siglato il primo accordo di riconoscimento sindacale per il proprio personale di bordo italiano. Le due associazioni di categoria, Anpac e Anpav, saranno i rappresentati del personale di cabina Ryanair impiegato in Italia. Questo accordo fa seguito alle lunghe negoziazioni avviate dall’annuncio di Ryanair, a dicembre, relativo al riconoscimento dei sindacati ai fini di una contrattazione collettiva. Si tratta di una svolta storica per la low cost irlandese che mai prima d’ora aveva voluto concedere ai sindacati il ruolo di interlocutori per le proprie relazioni industriali interne.

Ora il primo contratto collettivo di lavoro

Ryanair attualmente conta in Italia oltre 80 dei circa 400 aeromobili della propria flotta e circa il 20% del personale di cabina della compagnia aerea. I vertici aziendali si dicono ora in attesa di collaborare con i rappresentanti dei lavoratori che siederanno nel Consiglio aziendale del personale di bordo Ryanair per concludere un primo Contratto collettivo del lavoro per i lavoratori direttamente impiegati dalla compagnia in Italia. E l’Italia potrebbe fare scuola a livello continentale. «Stiamo compiendo passi in avanti anche con i sindacati dei principali Paesi europei», dice infatti Eddie Wilson, Chief people officer di Ryanair. «Ci auguriamo di siglare ulteriori accordi di riconoscimento con gli organi di rappresentanza sindacale, sia dei piloti che del personale di bordo, nelle prossime settimane».

I sindacati sono già al lavoro

Anpac e Anpav sono già al lavoro per finalizzare, in tempi brevi, il contratto collettivo che regolerà i dipendenti. In una nota sottolineano l’importanza di una svolta definita storica:«Si tratta del primo accordo di riconoscimento a livello europeo per il Cabin Crew Ryanair, riguarderà il 20% del totale degli assistenti di volo a livello europeo e conferirà un complesso di regole stabili per il vettore che, in Italia, trasporta oltre 30 milioni di passeggeri. È doveroso evidenziare la tenacia con cui i dipendenti, attraverso le scriventi sigle, hanno ricercato e finalmente ottenuto il risultato».

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