Legnano pioniere nel welfare d’azienda: il Comune vara i buoni asilo

legnano buoni pasto

di Andrea Accorsi

LEGNANO – Legnano farà da apripista a una nuova formula di welfare. Non solo i cittadini, ma anche le aziende in cui questi lavorano potranno acquistare dal Comune servizi educativi per i loro figli. Secondo le parole del sindaco, Gianbattista Fratus, con questo provvedimento «si passa da una logica di spesa a una logica di servizio». Il protocollo firmato a Palazzo Malinverni con sindacati e associazioni di categoria mette e disposizione delle aziende di qualunque settore “pacchetti” di servizi quali asili nido, pre e post scuola, centri ricreativi diurni; le aziende, a loro volta, li offriranno ai dipendenti al posto dei consueti benefit, come buoni spesa o ticket per i pasti. I beneficiari non dovranno necessariamente risiedere a Legnano, ma soltanto usufruire dei servizi del Comune.

Legnano apripista

Alla sottoscrizione formale della convenzione di oggi 12 marzo, risultato di un anno di lavoro fra le parti, erano presenti, oltre al sindaco, il direttore di Confindustria Alto Milanese, Andrea Pontani, il presidente di Confartigianato Imprese Alto Milanese Gianfranco Sanavia e i segretari della Cgil Ticino Olona, Jorge Torre, della Cisl Milano Metropoli, Giuseppe Oliva, e della Uil Cist Ovest Milano Lombardia, Stefano Dell’Acqua. Legnano è la prima amministrazione pubblica a promuovere un simile protocollo, reso possibile dalla presenza nel comune di servizi per i minori, come quelli citati, gestiti da essa, mentre altrove sono privati. «Il welfare aziendale va così a integrare il sistema del welfare pubblico – ha sottolineato Pontani –. Nel protocollo è importante che le risorse destinate dalle aziende al welfare dei dipendenti siano spese sul territorio». «Cerchiamo di cambiare la cultura del welfare, che è sempre più parte integrante della nostra economia – gli ha fatto eco Sanavia –. Interventi come questo vanno nell’interesse sia dei cittadini che delle imprese, e si basano sulla collaborazione anziché sull’assistenzialismo». I sindacati hanno evidenziato la «sensibilità riscontrata nel territorio a intraprendere questo percorso», come ha detto Oliva. Per Torre «si tratta di un’idea più alta di un semplice buono benzina, che fa leva sulla qualità dei servizi pubblici e valorizza il territorio».

Bonus dal 1 giugno

La prima applicazione pratica potrà arrivare con i 200 euro di welfare integrativo contrattuale che il 1° giugno entreranno nelle buste paga dei metalmeccanici. «Il nostro territorio è in difficoltà rispetto a qualche anno fa – ha osservato Dell’Acqua – e dobbiamo impegnarci a cercare soluzioni nuove e utili. La sfida ora è impegnarci nella comunicazione, per informare su questa opportunità e rinobilitare il concetto di welfare».

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