A Busto il primo Liceo del Made in Italy è quello di Acof-Olga Fiorini

BUSTO ARSIZIO – Liceo del Made in Italy e tre percorsi quadriennali: la galassia educativa Acof Olga Fiorini di Busto Arsizio ha deciso di essere capofila nella sperimentazione dei nuovi modelli educativi introdotti dal Ministero, ottenendo l’autorizzazione a progettarli. L’opzione quadriennale (con vista sugli ITS) riguarderà l’Istituto tecnico Sistema Moda, quello di Grafica e Comunicazione, così come l’Istituto professionale Sportivo. In più germoglierà il nuovo percorso chiamato a valorizzare le eccellenze dei territori. Il direttore Mauro Ghisellini assicura: «Siamo di nuovo pronti a innovare e intercettare le opportunità».

Le novità quadriennali

Con l’Open Day straordinario del 3 febbraio verranno presentate le novità per l’anno scolastico 2024/2025. ACOF sta elaborando tre differenti percorsi quadriennali, mettendo a frutto l’esperienza già maturata con successo su questo stesso fronte: il diploma a 18 anni sarà dunque una possibilità aggiuntiva all’Istituto tecnico Sistema Moda, all’Istituto di Grafica e Comunicazione e all’Istituto professionale settore Servizi commerciali “Marco Pantani”, a indirizzo sportivo. Chi aderirà potrà sia optare per la formula quinquennale, sia indirizzarsi verso il piano studi 4+2, ovvero quattro anni di scuola superiore seguiti da altri due di specializzazione in un ITS, in modo da inserirsi con la giusta preparazione e consapevolezza nel mondo del lavoro. Ovviamente, al termine del ciclo di quattro anni, si può anche decidere di iscriversi all’università. «La ratio di questa proposta – spiega Sergio Scaltritti, responsabile della formazione in ACOF – è perfezionare l’istruzione di tipo tecnico-professionale, in modo da costruire un percorso congruo e coordinato che consenta ai giovani di approdare in ambito occupazionale con le qualità giuste, sia per rispondere alle esigenze del mercato, sia per approcciare le aziende con la prospettiva di crescere e fare carriera».

Il Liceo del Made in Italy

L’altra prospettiva che verrà svelata il 3 febbraio riguarda il Liceo del Made in Italy, una scuola che vuole insegnare a conoscere, tutelare e promuovere le eccellenze nazionali. Un percorso quinquennale che metterà assieme materie economiche, scientifiche e umanistiche, in modo che solide basi culturali si sposino con visione internazionale, competenze tecnologiche, nozioni giuridiche e manageriali. «Ancora una volta – chiarisce il direttore Mauro Ghisellini – vogliamo rappresentare una scuola in continuo cambiamento, capace di adeguarsi al mondo che si trasforma, restando orientata al benessere dei ragazzi ma utilizzando strumenti e modelli innovativi. Per questo siamo stati tra i primi a rispondere positivamente alla proposta ministeriale, sia per quanto riguarda i percorsi quadriennali, di cui siamo stati pionieri in Italia e che estenderemo per avvicinare i nostri ragazzi a una dimensione internazionale, sia per ciò che concerne un piano di studi legato al Made in Italy, nella cui necessità ho sempre creduto e che rappresenta una nuova occasione stimolante per aggiornare il mondo dell’istruzione».

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