BUSTO ARSIZIO – Medico in visita a domicilio per effettuare un tampone Covid, torna e si ritrova la multa sul cristallo. Anzi no. E andata ancor peggio. E a raccontarlo è proprio il protagonista della sanzione: Luca Castiglioni, il quale ammette di aver lasciato l’auto dove non avrebbe dovuto, ma ha anche esposto il cartello “medico in visita”. «Non c’era un buco – spiega Castiglioni – e trattandosi di un paziente Covid avevo l’esigenza di posteggiare vicino al domicilio poiché prima di salire dobbiamo bardarci. Insomma si tratta di viste non certo agevoli».
La testimonianza
«Ieri, giovedì 29 ottobre, sono andato da un mio mutuato per eseguire un tampone – racconta il medico – ho provato a cercare un posto per l’auto, ma erano tutti occupati. A quel punto ho parcheggiato fuori dalle strisce blu, cercando di non essere d’intralcio. Una volta terminata la visita sono tornato alla macchina e vedo che mi stanno multando. Mi identifico, dico agli agenti che sono un medico, faccio presente che sul cruscotto c’era anche il segnale di “medico in visita” e spiego la situazione delicata del mio mutuato».
Niente da fare, poiché gli agenti di polizia locale ascoltano, ma intanto la mano di uno continua a scrivere il verbale. Davvero non ne vuole sapere delle spiegazioni di un medico, che aveva una visita da effettuare e non riusciva a trovare un posto dove lasciare l’auto. Tanto che la risposta che viene data è: «Sì, abbiamo visto il segnale di “medico in visita” esposto, ma la multa la facciamo lo stesso. Poi se vuole faccia ricorso al prefetto».
Insomma una risposta che ha lasciato di stucco Castiglioni, il quale conclude: «Certo ho sbagliato ci mancherebbe, ma in quel momento la priorità era la visita al paziente. Mi sono preoccupato che l’auto non desse fastidio. Detto questo il problema non è la multa, che pagherò, bensì la poca accortezza e mancanza di sensibilità dei due agenti».