A Castellanza la Marcia della Legalità: cento studenti in corteo contro la mafia

CASTELLANZA – Cento studenti di terza media in corteo per la Marcia della Legalità di Castellanza. Organizzata dall’amministrazione comunale in occasione del trentennale della strage di Capaci, la manifestazione ha visto la partecipazione dei ragazzi della scuola media Leonardo Da Vinci. Il «no della città ad una cultura di mafia, illegalità e compromessi» ha affermato l’assessore all’istruzione Davide Tarlazzi. Il sindaco Mirella Cerini ha invitato a «togliere l’ossigeno che alimenta l’illegalità».

Le iniziative

Dopo l’incontro delle scuole con il Sostituto Procuratore di Trapani Franco Belvisi sul tema della legalità e sulla giustizia dello scorso 13 maggio, l’amministrazione comunale, in attuazione del piano Diritto allo Studio 2021-22, ha organizzato la “Marcia della Legalità”, nella mattina di mercoledi 25 maggio. L’iniziativa ha visto coinvolti un centinaio di studenti, gli alunni delle classi di terza media del plesso Da Vinci, e i loro docenti che, accompagnati dagli agenti della Polizia locale, insieme hanno attraversato le vie della città per ricordare l’importanza dell’essere uniti per la legalità e contro tutte le mafie.

La Marcia

Partenza – assieme al sindaco di Castellanza Mirella Cerini, all’assessore alla cultura e all’istruzione Davide Tarlazzi e al dirigente scolastico Giuseppe Rizzo – dal Parco dei Platani davanti alle scuole Da Vinci, con tappe in Via Trento Trieste (Corte del Ciliegio), Piazza Castegnate (Biblioteca Civica) e arrivo nel cortile del Palazzo Municipale, per l’incontro con le autorità cittadine. Ad ogni sosta i ragazzi hanno proposto un momento di riflessione sul tema della legalità.

Le voci

«La memoria e l’impegno – commenta l’assessore Davide Tarlazzi – sono le due parole fondamentali nella lotta all’illegalità e alle mafie. Il ricordo di persone emblematiche, come Falcone, Borsellino, Puglisi, Impastato e moltissimi altri, che hanno dato la  vita per questi valori, ma anche le riflessioni di oggi, ascoltando le loro vite e le loro parole, marciando attraverso la città con striscioni e cartelli, devono diventare un segno chiaro del no ad una cultura di mafia, di illegalità e di compromessi. L’accettazione della sfida di un impegno grande ma che può essere affrontato a piccoli passi, ogni giorno anche nel nostro piccolo e restando uniti». 

«A Castellanza – conclude il Sindaco Mirella Cerini – in questi anni sono stati confiscati alla mafia ben tre immobili. I primi due diventati già di proprietà del Comune e affidati in concessione a enti del Terzo Settore, per progetti in ambito sociale. Ma quello della lotta per la legalità è un tema comune, che ci coinvolge tutti e da vicino. E ognuno nel quotidiano è chiamato a combatterla con ogni mezzo, con gesti semplici ma dal profondo valore, non solo rispettando le regole, cosa che è fondamentale, ma anche rendendoci parte attiva quando veniamo a conoscenza di episodi e situazioni al di fuori della legalità. Tra i ragazzi per esempio, è noto il fenomeno del bullismo. Segnalando e parlandone alle famiglie e agli insegnanti, possiamo tutti contribuire a togliere l’ossigeno che alimenta l’illegalità e l’ingiustizia e  possiamo davvero fare la differenza».

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