MALPENSA – L’obiettivo è riproteggere il maggior numero di passeggeri possibile, evitare disagi e perdite economiche notevoli. Air Italy corre ai ripari dopo la decisione di Enac di mettere a terra i tre Boeing 737 Max 8 di Air Italy, lo stesso modello del velivolo di Ethiopian Airlines precipitato cinque giorni fa in Africa. In soccorso dell’ex Meridiana sono arrivati un proprio partner strategico, Bulgaria Air, e Neos, la compagnia charter di Alpitour.
La partnership con Bulgaria Air
Bulgaria Air noleggerà un A319 ad Air Italy con l’obiettivo di coprire alcune rotte del network. «In seguito al fermo del nostro aereo B737, era fondamentale trovare una sostituzione il più rapidamente possibile, così da ridurre al minimo l’impatto sui nostri passeggeri», ha dichiarato il Chief Operating Officer di Air Italy, Rossen Dimitrov. «Ora, grazie al nostro partner strategico Bulgaria Air, siamo riusciti a noleggiare un loro aereo A319 in brevissimo tempo».
Neos in soccorso
Ieri, nel frattempo, è arrivata in soccorso di Air Italy anche Neos che ha noleggiato un proprio A330 per coprire tre destinazioni del Sud Italia (Lamezia Terme, Palermo, Catania) e Dakar. Non è noto se si sia trattato di un accordo estemporaneo o se l’esperimento verrà ripetuto anche nelle prossime settimane. L’obiettivo è cercare di sopperire alla mancanza dei tre aerei in flotta cancellando il minor numero possibile di voli e il management di Air Italy sta vagliando ogni soluzione percorribile. I B737 Max 8 presenti nella flotta di Air Italy, così come quelli di altre compagnie aeree,rimarranno infatti fermi a tempo indeterminato, in linea con le direttive degli enti regolatori aeronautici internazionali.
La tranquillità del personale di volo
L’Usb considera lo stop di Enac «una scelta di buon senso e di ragionevole cautela a tutela della sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi». E spiega: «In rappresentanza degli assistenti di volo di Air Italy, in contatto con la rappresentanza dei piloti di Ap-Ta, il nostro sindacato aveva già sollecitato l’azienda a tutte le verifiche del caso. Riteniamo che sarebbe stato un imperdonabile errore lasciare l’operatività dei voli senza fare tutto quanto necessario per eliminare anche il minimo dubbio sulla sicurezza delle operazioni».
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