Aliverti-Marino, a Jerago con Orago le ultime scintille della sfida elettorale

JERAGO CON ORAGO – Aliverti contro Marino, la resa dei conti. A Jerago con Orago si chiude la campagna elettorale e si preparano le urne. Lo sfidante, Salvatore Marino, presenta il piano dei primi cento giorni di mandato: al primo punto c’è la «negoziazione di migliori condizioni con Coinger, o uscita dalla società». Il sindaco uscente, Emilio Aliverti, rifugge le polemiche e punta sulla continuità: «Si è parlato tanto di immondizia ma poco del paese e delle sue prospettive».

Ultime polemiche

Ultimi “colpi” per la campagna elettorale di Jerago con Orago, con la lista del sindaco uscente “Jerago e Orago Insieme” che si ritrova per un aperitivo in piazza Vittorio Veneto a Orago e quella del competitor “Gente di Jerago con Orago” che offre una risottata ai cittadini al teatro Auditorium. E sono anche le ultime polemiche con un volantino della lista di centrodestra guidata da Salvatore Marino che attacca ancora a partire dal già dibattutissimo caso Coinger, rilanciando l’opzione dell’uscita dalla società, mentre Aliverti ribatte con la questione “discarica”, visto che in caso di uscita Jerago con Orago rimarrebbe senza una piazzola ecologica per il conferimento dei rifiuti.

Il piano di Marino

Ed è proprio il futuro della gestione dei rifiuti al primo punto del “Programma primi 100 giorni di mandato” con cui Salvatore Marino e i suoi chiudono la campagna elettorale. «Negoziazione di migliori condizioni con Coinger, o uscita dalla stessa» è la prima priorità, a cui fanno seguito, nell’ordine, «asfaltature in via prioritaria delle vie Foscolo, Donizzetti, Pilatello e Castello; marciapiede tra scuole medie e Premezzo, lungo via Rimembranze; attraversamento pedonale intelligente “salva pedone” in via Rimembranze (ingresso cimitero); stipula di convenzioni pluriennali con le due Scuole dell’Infanzia locali; primo giornalino informativo comunale; istituzione del “controllo di vicinato” in tutti i quartieri dove si troveranno volontari disponibili; estensione della dote bebè a tutti i nuovi nati nel Comune, senza limiti temporali di residenza; posizionamento di nuovi defibrillatori in via Battisti e al Parco Cassani e manutenzione di quelli già in essere; referendum sulla comunità energetica, previe assemblee cittadine a titolo informativo; istituzione di tavolo di coordinamento con associazioni e imprese; istituzione del progetto “ginnastica a cielo aperto” per terza età e non solo, presso il parco Onetto». A cui si aggiunge «la convinzione che la buona amministrazione non possa prescindere dalla ricerca di un confronto costruttivo con la cittadinanza».

Aliverti guarda al 2030

Non nasconde un po’ di amarezza per il tono di questa campagna elettorale il sindaco uscente Emilio Aliverti: «Non si vive di sola “monnezza” a Jerago con Orago, tra l’altro raccontando balle, come quella dell’aumento del 35% della Tari, che non dipende dai costi Coinger, cresciuti solo del 7%, ma dal fatto che nel 2022 il comune ha potuto operare una riduzione straordinaria e irripetibile legata anche all’emergenza Covid, e omettendo di dire che in caso di uscita da Coinger il paese rimarrebbe senza una piazzola di raccolta dei rifiuti e qualcuno dovrebbe dire dove e con quali soldi costruirebbe una discarica – ribatte sul caso Coinger – purtroppo in questa campagna si è parlato tanto di cose che non vanno e poco del paese, della sua visione e delle sue prospettive. Ma la nostra proposta va ben oltre i cinque anni di mandato: la mia squadra è costruita per crescere e guardare alla Jerago con Orago del 2030». Aliverti è confortato dai «riscontri positivi» ottenuti all’ultimo gazebo al mercato: «Le polemiche lasciano il segno ma gli incontri con le associazioni, tutti assolutamente cordiali perché lavoriamo con loro da cinque anni e arriviamo con un bagaglio e una storia, sono la dimostrazione che la gente riconosce il nostro impegno – la frecciatina del sindaco – evidentemente cinque anni non si liquidano con qualche video e noi siamo pronti, già da lunedì pomeriggio, a ripartire per continuare il nostro lavoro, che peraltro grazie agli “storici” componenti della mia squadra non è venuto mai meno in questo mese».

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