Andrea Cassani segretario per 12 voti. Lega varesina divisa in due

BUSTO ARSIZIO – Vince Andrea Cassani, con soli 12 voti di vantaggio su Giuseppe Longhin. Il sindaco di Gallarate diventa così il primo segretario provinciale delle Lega Salvini Premier. I numeri: 462 votanti, 229 voti a Cassani, 217 a Longhin, il resto nulle e bianche. Dal teatro Sociale di Busto, dove questa mattina (domenica 4 dicembre) si è celebrato il congresso provinciale del Carroccio, viene fuori una Lega e due anime. Un Carroccio comunque diviso. Già, perché Cassani vince ma non stravince e Longhin perde ma resta a capo di una minoranza alquanto numerosa.

In ricordo di Bobo

C’era lo striscione dei Giovani padani e anche una poltrona vuota con una bandiera leghista e il suo libro. La Lega, anche nel discorso del commissario uscente Stefano Gualandris, ha ricordato Roberto Maroni.

Testa o croce

Sarebbe stato meglio tirare la monetina: testa o croce. Ci sarebbe stato un verdetto più netto. Invece Cassani e Longhin, la monetina l’hanno lanciata in apertura di assemblea per capire chi tra i due avrebbe fatto il primo intervento.
E’ stato un congresso vero quello andato in scena Busto. Anticipato da una campagna elettorale tosta. A sostenere la parte del “tutto va bene, non ci sono problemi e neppure divisioni” ci ha pensato il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti: «Qui ci sono due candidati della Lega e non un candidato del Comitato Pinco Palla o un candidato amico di Salvini. E’ la stampa che racconta di divisioni che non esistono». Sarà, ma a confermare che le anime sono almeno due e che non tutto è rose e fiori sul Carroccio sono gli stessi candidati nei loro discorsi. Entrambi parlano di una campagna elettorale che non ha risparmiato sgambetti, colpi bassi e scorrettezze. Vero o falso, sta di fatto che i lavori congressuali sono stati tutt’altro che una formalità.

Non c’è Giorgetti

Un testa a testa pazzesco dove Cassani, dato per favorito, è rimasto in bilico fino alla fine. Con Longhin, supportato da Mirko Reto, che ha alimentato fino all’ultimo il sogno di ribaltare il pronostico. Allo spoglio delle schede scatta avanti Cassani, recupera Longhin, forse sorpassa, ma sulla linea del traguardo il sindaco di Gallarate vince (come si dice nel ciclismo) di un’incollatura. I due protagonisti seguono la conta giù dal palco e subito dopo la proclamazione si stringono la mano.

Tra i grandi elettori sono arrivati tutti: dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, all’europarlamentare Isabella Tovaglieri, ai consiglieri regionali Emanuele Monti, Francesca Brianza e Marco Colombo. C’era anche il deputato Stefano Candiani. Unico assente Giancarlo Giorgetti, il ministro di Cazzago ha scelto di tenersi lontano da un congresso in bilico e, checché se ne dica, divisivo.

Le sfide del nuovo segretario

Ora tocca a Cassani ricucire e il sindaco di Gallarate lo fa subito chiamando sul palco Longhin: «Lavoreremo insieme», dice dopo che entrambi in apertura hanno firmato una bandiera della Lega quasi a sancire l’indivisibilità del movimento. Ma sarà davvero così?

Il direttivo

Eletti nel direttivo provinciale: Albani, Angei, Barcaro, Barosi, Cataldo, Cervini, Fagioli, Mozzanica, Patrini, Tomasini, Tonazzo, Zeni.

Longhin rende onore al vincitore