Automedica Gallarate, soluzione Monti: «Indennità più alte ai medici rianimatori»

GALLARATE – Manca l’automedica, Regione Lombardia pensa ad aumentare le indennità ai medici rianimatori per rimpolpare gli organici a disposizione sul territorio. «Non solo a Gallarate, ma in tutte le aree rimaste scoperte di queste figure professionali». Lo rivela il presidente della commissione sanità del Pirellone, Emanuele Monti, a proposito del caso emerso nella città dei Due Galli, costretta a servirsi nelle ore notturne dell’automedica di Legnano che copre un bacino d’utenza di 200mila abitanti.

Lega contro FdI

«La mancanza di personale medico anestesista e rianimatore non è una novità che si scopre ora e soprattutto non riguarda solo il Gallaratese o i dintorni ma è ormai diffuso in tutto il territorio nazionale, a causa dell’imbuto formativo che si è accumulato a valle di scelte poche lungimiranti da parte dei governi nazionali». Risponde così il leghista Emanuele Monti (nella foto) dopo che l’allarme è stato lanciato a Gallarate dal consigliere comunale e provinciale di Fratelli d’Italia Marco Colombo, preoccupato per i «continui arretramenti» nei servizi offerti dal Sant’Antonio Abate. «Sia chiaro che nessuno ha mai parlato di soppressione del servizio ma, tuttalpiù, di un ridimensionamento dell’equipaggio di emergenza che non potrà contare sulla presenza del medico nelle ore notturne ma che comunque sarà sopperita dalla presenza dell’infermiere – fa notare Monti senza alcun spirito polemico ma semplicemente come contributo al confronto – l’automedica rimane ed è bene che non passi un messaggio che il territorio è sguarnito, soprattutto se si considera anche la presenza di un sistema di elisoccorso all’avanguardia per le emergenze più gravi».

La soluzione

Monti rivela poi i passaggi in corso per arrivare ad una soluzione del problema di scopertura delle ore notturne: «Mi sono subito attivato incontrando i tecnici di Areu, dell’Asst Valle Olona e il direttore generale al Welfare di Regione Lombardia per condividere le iniziative necessarie a mantenere un servizio efficiente. Abbiamo ipotizzato una risposta per quanto riguarda Gallarate ma che interesserà molti altri territori che stanno scontando le stesse problematiche di carenza di medici rianimatori. L’idea è quella di definire tariffe di remunerazione del personale aggiuntive per le aree dove difficilmente si riesce a reclutare queste figure. È l’unica strategia che permetterebbe di risolvere in maniera strutturale la questione». Anche perché, come ricorda Emanuele Monti, «la Lombardia è virtuosa anche in questo ambito specifico. Nei nostri equipaggi sono presenti medici rianimatori mentre in molte altre regioni il medico ha una specializzazione di tipo generalista e non per forza è un rianimatore. L’organizzazione lombarda offre dunque uno standard aggiuntivo e continuerà a farlo nonostante le difficoltà che stanno caratterizzando il sistema di cure di tutta Italia». L’esponente leghista annuncia infine che «nelle prossime settimane definiremo questa proposta operativa per arrivare auspicabilmente nelle prime settimane di settembre con un risultato da condividere con la Giunta regionale lombarda».

Gallarate automedica Emanuele Monti – MALPENSA24